Carenza di personale al San Matteo, "situazione sfuggita di mano"

La denuncia della Uil: carichi di lavoro pesantissimi. Il 15 incontro con l’azienda

La carenza di personale di cui soffre il San Matteo sarà affrontata il 15 dicembre in un nuovo incontro tra azienda e sindacati. "Chissà se in quell’occasione potremo avere le risposte a tutte le domande poste ieri sera" ha detto il segretario provinciale della Uil Marco Grignani stanco di vedere infermieri che accumulano ferie perché non si possono assentare e servizi che vengono aperti senza le risorse necessarie. "Il personale attualmente in servizio - ha aggiunto Grignani - non consente di mantenere in essere tutti i reparti aperti ex novo, e men che meno per aprire una gastroenterologia con 10 posti letto e 18 posti letto di chirurgia. Regione Lombardia impone un numero massimo e invalicabile di personale che il San Matteo può avere in organico, deve essere impiegato rispettandone dignità e professionalità, tutelando i pazienti a loro affidati. Forse la situazione è sfuggita di mano".

Dirigenti medici che si dimettono perché non sopportano più i carichi di lavoro, infermieri spostati da un reparto all’altro, ferie del 2021 e degli anni precedenti non godute, la situazione al San Matteo è molto critica e non solo al pronto soccorso. "I problemi sono diversi - ha aggiunto il segretario provinciale della Uil -: i portantini hanno un’età media di 54 anni, mentre in oculistica i pazienti la sera vengono trasferiti al Dea e riportati la mattina perché non ci sono più medici. Così il pronto soccorso oculistico è stato chiuso". M.M.