
Il campo nomadi di via Bramante
Pavia, 31 maggio 2017 - Stop a nuovi insediamenti all’interno dei campi Sinti di piazza Europa e viale Bramante. Il sindaco Massimo Depaoli ha firmato l’ordinanza con la quale impedisce il rilascio di nuove residenze e cerca di mettere ordine in un campo in cui sono state trovate roulotte e auto senza un proprietario. Il provvedimento si inserisce in un progetto complessivo che riguarda la comunità più numerosa d’Italia in rapporto con il resto della popolazione e in assoluto tra le più numerose della penisola. Sono circa 400, infatti, i Sinti che risiedono a Pavia. Insediate in piazzale Europa da oltre 40 anni, in occasione di un’alluvione alcune famiglie erano state spostate in viale Bramante andando a occupare un parcheggio. «Ma in viale Bramante non si sta bene - dice l’assessore alle Politiche sociali Alice Moggi - mancano le condizioni igieniche e i servizi. In accordo con i residenti, quindi, stiamo cercando una sistemazione alternativa perché in prospettiva vorremmo restituire quell’area a parcheggio d’interscambio».
Dei 160 cittadini che vivevano fino a un anno fa in via Bramante, oggi ne sono rimasti meno di 100. Una ventina di nuclei, infatti, si sono trasferiti in abitazioni. «Qualche famiglia vorrebbe costruirsi una casa - ha proseguito l’assessore -. Abbiamo costituito un tavolo tecnico per trovare la formula migliore, che non sia onerosa per il Comune». In passato, infatti, era stato ipotizzato lo smantellamento di piazzale Europa e la creazione di un campo alla periferia della città. Per portare l’energia elettrica e i servizi, però - ha aggiunto Alice Moggi - il Comune avrebbe dovuto spendere 2 milioni. Non investiremo quella somma e non vogliamo neppure spostare una comunità radicata e inserita nel contesto sociale. Tutti i ragazzi, infatti, frequentano le elementari, molti le medie e qualcuno comincia pure ad andare alle superiori». Con lo spostamento degli spettacoli viaggianti e una casa per i sinti di viale Bramante, quindi, si potrà trovare posto in piazzale Europa per i rimanenti e lasciare le auto in periferia.