NICOLETTA PISANU
Cronaca

Cameron Grove, il lavoro non decolla

Non migliora la situazione nel complesso aziendale che dà lavoro a circa 800 persone. Molti di loro dalla primavera sono in cassa integrazione ordinaria

Produzione industriale, operai, lavoro (Ansa)

Voghera, 3 settembre 2015 - La situazione di difficoltà in cui si trova dall'inizio dell'anno l'azienda Cameron Grove di Voghera, non è migliorata. Si è svolto oggi un incontro tra i vertici della ditta, che si occupa della produzione di grandi valvole per gasdotti e oleodotti, e i sindacati, per fare il punto sulla vicenda che da mesi preoccupa tutto il territorio dell'Oltrepo Pavese. Il complesso aziendale dà lavoro a circa ottocento persone, tra operai e impiegati, molti di loro dalla primavera sono in cassa integrazione ordinaria per far fronte ai problemi dovuti a un calo del lavoro. Gli ordini sono diminuiti, sin dagli ultimi mesi dello scorso anno, per la crisi del settore Oil&Gas che ha colto numerose aziende in tutto il mondo e, nel caso specifico di Cameron Grove, anche per la guerra in Ucraina e la conseguente crisi con la Russia.

Intanto, sono state confermate le notizie riguardanti l'aggregazione di Cameron al colosso Schlumberger, acquisizione che verrà attuata con il nuovo anno. Fino a dicembre, quindi, «è prematuro parlare dei possibili risvolti occupazionali e di eventuali cambiamenti per il territorio – precisa il segretario provinciale Fim Cisl di Pavia, Nadia Zambellini -. L'accordo internazionale è stato confermato, queste due grandi realtà saranno unite». La preoccupazione maggiore, al momento, è legata al calo di lavoro che negli ultimi mesi non è migliorato. Martedì prossimo si aprirà il tavolo di trattativa tra sindacati e azienda per valutare l'introduzione di differenti strumenti, diversi ammortizzatori sociali, per far fronte alla persistente difficoltà: «Dobbiamo attrezzarci per il 2016, già dall'andamento di questi mesi possiamo prevedere le problematiche dell'anno seguente, in questo caso sempre legate alla contrazione degli ordinativi – prosegue Zambellini -. L'azienda ha dimostrato apertura e disponibilità nei nostri confronti, i vertici si sono detti pronti a cercare un percorso condiviso per salvaguardare sia il valore aziendale che l'occupazione». La notizia della crisi della Cameron Grove a febbraio di quest'anno era arrivata come una doccia ghiacciata per il territorio dell'Oltrepo Pavese. L'azienda da anni registrava una crescita, senza mostrare segni di cedimento, diventando con il tempo un pilastro per l'economia della zona, minacciata dalla crisi economica che in precedenza ha travolto numerose realtà minori.