STEFANO ZANETTE
Cronaca

Caduta e volo fatale nel dirupo. Di Sannazzaro de’ Burgondi il centauro morto nel Piacentino

Stefano Ermellino, 68 anni, stava percorrendo la statale della Val Trebbia. In corso di accertamento le cause che hanno provocato l’incidente.

Il recupero del motociclista pavese Dopo la caduta è finito nel dirupo profondo una cinquantina di metri

Il recupero del motociclista pavese Dopo la caduta è finito nel dirupo profondo una cinquantina di metri

Risiedeva in paese il motociclista morto domenica per una tragica caduta nel Piacentino. Stefano Ermellino, 68 anni, era in sella alla sua moto e stava percorrendo la Statale 45 della Val Trebbia, nel territorio del comune di Corte Brugnatella, in provincia di Piacenza, in località Rovaiola Sopra. Una suggestiva strada tutta curve, per questo molto apprezzata e percorsa dai centauri, tra la montagna da una parte e il letto del fiume Trebbia dall’altra. Per cause ancora in corso di accertamento da parte dei carabinieri della Compagnia di Bobbio, il motociclista pavese, verso le 16 di domenica, ha perso il controllo del suo potente mezzo, che poco dopo è stato visto da altri centauri di passaggio, rimasto a terra con la fiancata sull’asfalto dopo la caduta a cui nessuno ha assistito. Il sessantottenne è invece stato sbalzato giù dal dirupo, precipitando per quasi una cinquantina di metri e urtando contro le rocce. Oltre ai carabinieri e ai mezzi di soccorso del 118, sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Bobbio e la squadra Saf (speleo-aplino fluviale) di Piacenza, il Soccorso alpino e l’elisoccorso da Milano.

Le operazioni di recupero sono state complesse, con i soccorritori che si sono calati nello strapiombo e hanno raggiunto il ferito. Le sue condizioni erano disperate, era andato in arresto cardiaco ed è stato rianimato nonché sottoposto a un’immediata trasfusione grazie alle sacche di sangue di cui è dotato l’elisoccorso. Una volta stabilizzato, è stato caricato sull’apposita barella e recuperato col verricello sull’elicottero, che lo ha trasportato con la massima urgenza all’ospedale Maggiore di Parma. Dopo poche ore, nella Terapia intensiva del reparto di Rianimazione, il sottile filo che lo teneva in vita si è purtroppo definitvamente spezzato ed è stato constatato il decesso.

Stefano Zanette