
Cabina di regia tra l’ospedale e il territorio
Un ruolo di raccordo per “accompagnare” i soggetti fragili alle dimissioni ospedaliere. È attiva nella sede della Casa di Comunità di viale Montegrappa è una vera e propria cabina di regia la Cot, la Centrale operativa territoriale che, nel nuovo modello della sanità, avrà il compito di fungere da raccordo tra ospedale e territorio. Nella sostanza è un servizio di back-office, aperto soltanto agli operatori (l’utenza deve fare riferimento al Pua, il Punto unico d’accesso) e che ha tre funzioni principali: accompagnare l’utente alle dimissioni ospedaliere nel caso abbia necessità di assistenza sanitaria domiciliare; la gestione del percorso contrario, vale a dire il passaggio dal territorio all’ospedale e la terza è il raccordo con le Rsa o cure palliative presenti nell’area di competenza. A rispondere alle chiamate, che possono essere attivate dai medici di base, da quello dimettente dell’ospedale o dall’operatore di un altro servizio, è un infermiere che può contare sulla piattaforma Sgdt, il Sistema di gestione digitale del territorio. Il progetto prevede un Cot per ciascuno dei distretti della Asst (Pavia, Voghera, Broni e Belgioioso) e due per la Lomellina, che è quello più grande e che, oltre alla sede di Vigevano, ne conta una seconda a Mede che funge da riferimento per gli ospedali di Mortara e Mede e all’area di Garlasco. Le centrali operative, che per i servizi di assistenza domiciliare possono contare su 7 infermieri di famiglia, sono in funzione per 8 ore al giorno che in prospettiva saliranno a 12. Nel fine settimana e nei festivi è invece previsto che ad operare sia un reperibile provinciale che può accedere da remoto al sistema informativo.
U.Z.