Boom di turisti per l’Oltrepo, ma che impresa arrivarci

Strade e collegamenti sono l’handicap sempre più evidente insieme ai ponti e persino all’autostrada

"In questi giorni mi sono arrivate diverse testimonianze di personalità, italiane ed estere, che hanno corso la 1000 Miglia e che hanno apprezzato il nostro bellissimo territorio. Si sono promessi di ritornare, con un pensiero su possibili investimenti immobiliari e terrieri".

Lo sottolinea l’assessore al Marketing territoriale di Stradella nonchè promotore della 1000 Miglia Andrea Frustagli, a conferma che il boom dell’Oltrepo in chiave turistica iniziato dopo il lockdown del 2020 prosegue a gonfie vele. Nonostante un handicap sempre più evidente: strade e collegamenti.

"Ora riscopriamo davvero Cenerentola", fa sapere un ristoratore di Stradella alludendo, in maniera sarcastica, al fatto che, fino al 9 luglio, il ponte della Becca sarà chiuso dalle 22 alle 5 del mattino per lavori in corso da quattro anni. Di quattro ponti sul Po a uso e consumo dei collegamenti da Milano e Pavia verso l’Oltrepo ne restano aperti, con non poche limitazioni e rallentamenti, solo due: quello di Arena Po e di Bastida Pancarana. "È un dato di fatto che per compiere i 50-55 chilometri da Sud Milano alla Valle Versa – polemizza uno dei tanti proprietari di seconde case in Oltrepo – può volerci anche un’ora e mezza, quando non ne servono due".

E non va meglio a chi, allungando il percorso anche di una ventina di chilometri, cerca alternative sull’A21. In direzione Piacenza e quindi attraversando l’Oltrepo si incontrano cantieri (fino al 15 luglio) fra CastelSanGiovanni e Piacenza ed altri tre restringimenti con code in sequenza lungo il tragitto Voghera-Casteggio-Broni-Stradella.

Pierangela Ravizza