
di Stefano Zanette
Dall’epicentro a Bobbio, nell’alta Val Trebbia, il terremoto giudiziario che ieri ha travolto la provincia di Piacenza è arrivato anche nei vicini territori del Pavese e del Lodigiano. Dalla mattinata di ieri, 300 carabinieri sono stati impegnati nell’operazione: nessuna notifica di misure cautelari è stata eseguita fuori dalla provincia di Piacenza, ma sono state effettuate invece perquisizioni e sequestri anche nelle province di Pavia e di Lodi oltre che di Alessandria. In particolare, in provincia di Pavia sono state effettuate tre perquisizioni, in due abitazioni e in un’azienda, nei comuni di Siziano, Colli Verdi e Romagnese. Nel Lodigiano sono invece state coinvolte nelle perquisizioni le sedi legali di alcune aziende, i cui imprenditori non sono destinatari di misure cautelari, ma che risultano coinvolte negli appalti per i presunti illeciti spiegati ieri a Piacenza, dal procuratore Grazia Pradella, affiancata dal sostituto Matteo Centini, e dal comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Paolo Abrate. In tutto 35 gli indagati, accusati a vario titolo dei reati di associazione a delinquere (ipotesi contestata a 8 persone), concussione, corruzione, abuso d’ufficio, traffico di influenze illecite, turbata libertà degli incanti e della libertà del procedimento di scelta del contraente, frode nelle pubbliche forniture, falso materiale e ideologico commesso da pubblico ufficiale, truffa e voto di scambio. In pratica, come spiegato dal procuratore, "c’era un gruppo di imprenditori che dominava appalti e gare e agiva per arricchimento personale. E gli amministratori pubblici coinvolti hanno lucrato su appalti e sui rapporti con questo gruppo".
In carcere 4 persone: il sindaco di Cerignale Massimo Castelli, il sindaco di Corte Brugnatella Mauro Guarnieri e gli imprenditori edili Nunzio Susino e Maurizio Ridella. Ai domiciliari 7 persone: il sindaco di Bobbio Roberto Pasquali, l’imprenditore Filippo Giardini, il responsabile dell’Ufficio tecnico del comune di Ferriere Carlo Labati, i collaboratori dell’Unione dei Comuni Val Trebbia e Luretta Roberto Raffo e Matteo Guerci, l’ex responsabile dell’Ufficio tecnico di Bobbio Claudio Tirelli e il direttore del servizio edilizia della Provincia di Piacenza Stefano Pozzoni. Per il vicesindaco del comune di Zerba, Claudia Borré, divieto di dimora.