Bereguardo, bastava una barriera in cemento. Il ponte di barche ora è sigillato

Non farà più da scorciatoia la struttura in legno che Ticino 2000 si propone di salvaguardare

I new jersey posizionati agli ingressi per impedir il transito non bastavano

I new jersey posizionati agli ingressi per impedir il transito non bastavano

Bereguardo (Pavia), 13 marzo 2022 -  I mezzi pesanti non potranno più attraversare il ponte di barche. Non lo potranno fare perché l’Amministrazione provinciale lo ha vietato anni fa, ma soprattutto perché alcune barriere posizionate agli ingressi ne impediscono il transito. È stato il comitato Ticino 2000 nei giorni scorsi a segnalare il passaggio di camion, trattori e anche Tir. "I new jersey – aveva sostenuto il portavoce Carlo Maiocchi – vengono bypassati e così i camion riescono a passare. Occorre proteggere il ponte o presto non ci sarà più". Maiocchi aveva inviato l’Sos attraverso una mail spedita alla Provincia e quell’appello accorato è stato raccolto anche dal nostro giornale che ha dedicato al problema diversi servizi a dimostrare come sulla fragile struttura passassero mezzi pesanti nel più totale mancato rispetto dei divieti e del senso civico.

E il problema è stato risolto nella maniera più semplice. Accanto alle barriere posizionate proprio per restringere la carreggiata e consentire l’accesso soltanto alle auto, sullo sterrato che si trova a lato dei new jersey, è stata installata un’ulteriore barriera in cemento sulla sponda di Zerbolò, andando a chiudere quel passaggio usato abusivamente accanto alle strettoie. Prima dell’intervento non era difficile raggiungere il ponte, bastava effettuare una semplice digressione nel prato o sul fango e arrivare all’attraversamento che poggia sulle barche per uscire dall’altra parte, sul lato pavese. Questo accadeva sempre e in particolare nei momenti in cui, per permettere il transito dei mezzi di cantiere che stanno eseguendo gli interventi per deviare il corso del fiume, venivano spostate le barriere.

Bastava poco perché la voce del passaggio libero si diffondesse e i camionisti cominciassero a palesarsi, pronti a passare sul ponte evitando di fare tutto il giro sulle strade lomelline e del Pavese. Ora la scorciatoia è bandita perché, se sul lato di Bereguardo le barriere dovranno essere comunque spostate almeno di tanto in tanto per permettere l’accesso al cantiere, su quello di Zerbolò non si riuscirà più a passare a meno che non si sia alla guida di un’automobile o di un furgoncino.

La soluzione, garantita dalla Provincia, è stata immediatamente comunicata al comitato Ticino 2000 che l’ha diffusa senza nascondere la propria soddisfazione perché in questo modo si preserva lo storico ponte. "Adesso – rilancia Maiocchi – chiediamo la sistemazione dell’impalcato in legno e delle griglie nei diversi punti in cui sono avvenuti cedimenti. Se non si interviene tempestivamente la situazione è destinata a peggiorare".