STEFANO ZANETTE
Cronaca

Azienda agricola derubata di due satellitari

Sono di certo più facili da occultare, meno visibili e ingombranti dei trattori su cui vengono installati per le...

Sono di certo più facili da occultare, meno visibili e ingombranti dei trattori su cui vengono installati per le...

Sono di certo più facili da occultare, meno visibili e ingombranti dei trattori su cui vengono installati per le...

Sono di certo più facili da occultare, meno visibili e ingombranti dei trattori su cui vengono installati per le innovative tecniche di agricoltura di precisione, ormai sempre più diffuse. Due sistemi satellitari sono stati rubati a un’azienda agricola di Rosasco. L’altra notte i ladri hanno forzato la porta del capannone in via Robbio. L’effrazione è stata scoperta il giorno successivo e denunciata ai carabinieri, intervenuti per il sopralluogo con una pattuglia della Stazione di Candia Lomellina, della Compagnia di Vigevano, che procede per le indagini. Dal capannone dell’azienda agricola non mancherebbe altro, solo i due dispositivi satellitari, per quello che pare dunque un furto mirato.

Già nella stagione agricola dello scorso anno i ladri di trattori sia nel Pavese sia in Oltrepò ma soprattutto in Lomellina avevano modificato gli obiettivi dei colpi, in diversi casi lasciando al loro posto i mezzi agricoli, che quando vengono rubati sono facilmente rintracciabili e dunque recuperabili proprio grazie ai dispositivi Gps installati, ma “cannibalizzandoli“ degli impianti satellitari, come avviene alle auto derubate di navigatori o accessori smontati per essere rivenduti sul mercato illecito dei costosi optional.

I due satellitari rubati avrebbero un valore complessivo stimato sui 15mila euro, facilmente smerciabili perché installabili su diverse marche e modelli di trattori per essere utilizzati nella gestione dei mezzi agricoli per funzioni sempre più avanzate. Un danno notevole per l’azienda, oltre al valore dei dispositivi in sé, anche per l’improvvisa privazione di strumenti di lavoro che ormai sono indispensabili.

Stefano Zanette