Pavia, all'esame con l’auricolare collegato: finisce all’ospedale

Voleva farsi suggerire le risposte per il test della patente. Scoperto, ha infilato il dispositivo nell’orecchio

L’ingresso della sede della Motorizzazione civile

L’ingresso della sede della Motorizzazione civile

Pavia - La prova scritta per l’esame della patente non solo è finita con una denuncia, per falso, ma pure con l’intervento dei soccorsi sanitari. Un 49enne di nazionalità egiziana, incensurato e regolare sul territorio nazionale, è stato infatti protagonista di un tanto maldestro quanto sfortunato tentativo di broglio all’esame per la patente. Nel corso del test che si è svolto martedì mattina, nella sede della Motorizzazione civile di Pavia, un addetto alla vigilanza per la regolarità della prova d’esame lo ha sorpreso mentre stava utilizzando un piccolo auricolare senza fili, connesso al telefono cellulare.

Un trucchetto già molte volte tentato da altri aspiranti guidatori, solitamente stranieri e in difficoltà con l’esame scritto anche per la lingua, che in diverse occasioni sono stati smascherati anche a Pavia nei tentativi di ottenere da remoto le risposte giuste per non sbagliare il test e ottenere la patente con l’inganno. In questo caso, però, il 49enne egiziano non ha subito ammesso il tentativo smascherato dal personale della Motorizzazione, anzi ha cercato di negare l’evidenza: per nascondere l’auricolare se lo è spinto molto all’interno dell’orecchio, finendo per rischiare anche conseguenze fisiche. Il piccolo auricolare si è infatti incastrato nel canale uditivo dell’orecchio sinistro, tanto che per estrarlo è stato necessario il ricorso a cure mediche, con l’intervento dei soccorsi sanitari.

Per fortuna l’estrazione da parte del personale sanitario è riuscita senza conseguenze permanenti per l’udito del 49enne. Nel frattempo il personale della Motorizzazione civile aveva chiamato le forze dell’ordine e sul posto sono intervenuti i carabinieri, con una pattuglia del Radiomobile della Compagnia di Pavia. Ricostruito l’accaduto , al termine degli accertamenti è scattato l’inevitabile deferimento, in stato di libertà, per l’ipotesi di reato di falso. Il materiale elettronico usato per il presunto reato, compreso l’auricolare estratto dall’orecchio del 49enne, è stato posto sotto sequestro.