
In primo piano l’imputato Adriano Adriatici arriva in Tribunale a Pavia con i legali del collegio difensivo
Al termine della lunga udienza di ieri, dopo 8 ore quasi senza interruzioni, la difesa ha chiesto l’assoluzione dell’imputato Massimo Adriatici. Prima l’avvocato Gabriele Pipicelli e poi il collega Luca Gastini hanno in parte concordato con le conclusioni del pm sul momento dello sparo e sulla dinamica ricostruita nella fase istruttoria, discostandosi però nella responsabilità dell’imputato. "Una triste vicenda che riguarda due uomini – ha esordito Pipicelli – infarcita da elementi collaterali, come il riferimento alla chat della Giunta di Voghera".
L’avvocato ha elencato cinque casi di persone morte per "un solo pugno", concludendo che Adriatici "mentre era a terra, privo di occhiali fatti cadere dalla manata al volto, vede la persona avanzare verso di lui, forse con qualcosa in mano. Non si discute che abbia schiacciato il grilletto". E ribadendo "la posizione dell’aggressore" si è soffermato su "una serie di elementi che portano a ritenere che il colpo sia stato esploso in quel momento in cui vi era un’aggressione che metteva a repentaglio la vita di Adriatici. Si è difeso da un’aggressione in corso. Eccesso colposo? Ma cosa poteva fare? E chi guardava ha avuto la stessa percezione di un’aggressione in corso".
"Il problema della sproporzione – ha aggiunto l’avvocato Gastini – nasce con riferimento a beni di natura diversa, ad esempio della tutela del patrimonio. In questo caso invece c’è il rischio dell’integrità fisica, senza sproporzione". Sullo sparo "sappiamo che il colpo parte quando Adriatici è già a terra. Ma non sappiamo se sia reazione istintiva e colposa o un processo automatico".
E senza insistere come aveva già fatto il collega sulla piena legittimità della difesa da parte dell’imputato, in merito alla contestazione dell’accusa la richiesta è "di assoluzione, l’unica possibile oltre ogni ragionevole dubbio". Il giudice Valentina Nevoso ha rinviato al 6 novembre per le repliche. Poi la sentenza.
S.Z.