San Martino (Pavia), 2 febbraio 2020 - Le accuse sono per i reati di maltrattamenti, aggravati e continuati, abbandono di minori e anche truffa. Ai piccoli iscritti all’asilo nido (di età compresa tra i 3 mesi e i 3 anni) venivano somministrate quantità di cibo esigue, ordinando un numero di pasti giornaliero pari a circa la metà dei bambini effettivamente presenti, non era assicurata la sufficiente igiene dei luoghi e i bambini venivano percossi, strattonati e lasciati piangere da soli in una stanza, fino allo sfinimento. Le indagate sono la responsabile 42enne dell’asilo nido “Mondo incantato“ di San Martino Siccomario e tre educatrici di 21, 24 e 27 anni, per fatti commessi dal luglio 2017 fino al marzo 2019, quando la struttura ha cessato l’attività.
" Non è l’asilo nido comunale - precisa il sindaco di San Martino Siccomario, 6.500 abitanti alle porte di Pavia, Alessandro Zocca - che è regolarmente in funzione con circa 40 iscritti. Era un nido privato, col quale il Comune aveva una convenzione, e per il quale ci erano pervenute segnalazioni per presunte irregolarità: avevamo fatto dei sopralluoghi, finalizzati all’eventuale revoca della convenzione, ma poi aveva cessato autonomamente l’attività, pare per problemi economici, e per noi la vicenda si era chiusa così. Non ero a conoscenza delle più gravi accuse di maltrattamenti".
La vicenda è infatti emersa solo ora, a seguito della chiusura delle indagini da parte della Procura, con l’invio dell’informazione di garanzia alle quattro indagate, a vario titolo, nel procedimento, in attesa delle valutazioni del Gip per l’eventuale rinvio a giudizio (o archiviazione). L’inchiesta è stata coordinata dal sostituto procuratore Chiara Giuiusa e le indagini erano state effettuate, nel massimo riserbo, dai carabinieri. I presunti episodi di maltrattamenti sono numerosi. In un caso, un bambino di 2 anni, con disturbi del linguaggio e carattere vivace, era stato legato al seggiolone e, in un’occasione, colpito con uno schiaffo al volto che gli aveva provocato sanguinamento e gonfiore. In altre due occasioni, due bambine erano state afferrate per i capelli e percosse sulle mani. Spesso i bambini venivano lasciati a digiuno, per punizione. Ma anche per risparmiare sui pasti, con la truffa ai danni di genitori e Comune.