Antonio De Paoli, l’artista pavese completa il suo santuario all’aperto a Piandarca: “Un onore”

Consacrato l’altare in marmo scolpito realizzato in Umbria, nel luogo della predica agli uccelli di San Francesco

L'opera dell'artista pavese De Paoli a Piandarca, in Umbria

L'opera dell'artista pavese De Paoli a Piandarca, in Umbria

Pavia – «È stato un onore ancora più grande". L’artista pavese Antonio De Paoli ha inaugurato domenica la sua seconda opera, che completa il Santuario all’aperto a Piandarca, nel Comune di Cannara (Perugia), nel luogo della predica agli uccelli di San Francesco.

Dopo la scultura in bronzo del Santo patrono d’Italia, svelata il 12 giugno dello scorso anno, il secondo lotto del duplice concorso internazionale, vinto doppiamente nel 2017 dall’artista pavese, è l’altare in marmo scolpito che, nella cerimonia di domenica, è stato benedetto e consacrato quindi nella prima celebrazione presieduta dal vescovo della Diocesi di Assisi- Nocera Umbra-Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino.

Un’inaugurazione, preceduta dalla processione partita dal centro di Cannara, che ha visto la presenza dei rappresentanti degli Ordini francescani e che è stata introdotta dal presidente dal Comitato Piandarca, Ottaviano Turrioni, che ha ripercorso le tappe del progetto che è stato completato.

«È un altare dedicato alla preghiera – spiega De Paoli – e l’ho intitolato “Dalla terra al cielo“. Rispetto alla statua, figurativa anche se del concetto dell’estasi di San Francesco, in questo caso l’opera è più metafisica, più allegorica. È un blocco che in qualche modo esplode, ho rappresentato una scultura interna che si propaga verso l’esterno, come la fede. Dal blocco ho cercato di ricavare forme che sono riconoscibili come uccelli. Quattro figure sono quelle formate, come gli evangelisti, i punti cardinali, gli elementi e le stagioni, in un rapporto tra fede e cosmo, la natura. Figure non finite, perché è una ricerca, un viaggio verso l’interno. È come se San Francesco, attraverso la sua preghiera, facesse nascere dalla terra figure che si elevano verso l’alto e verso Dio".