Anche la sanità privata si mobilita: "Contratto bloccato dal 2020"

Mentre Cgil, Fials e Uil lunedì 27, dopo la proclamazione dello stato d’agitazione, incontreranno il prefetto per discutere i numerosi...

Mentre Cgil, Fials e Uil lunedì 27, dopo la proclamazione dello stato d’agitazione, incontreranno il prefetto per discutere i numerosi problemi che vivono i dipendenti del San Matteo tra carichi di lavoro e disorganizzazione aziendale, anche i lavoratori della sanità privata salgono sulle barricate. In questi giorni i sindacati stanno collocando le bandiere ai cancelli delle strutture in cui si applicano i contratti Aiop e Aris sanità privata e Aiop a Aris Rsa. "Le promesse fatte non sono state mantenute, le trattative per il contratto unico delle Rsa e per il rinnovo di quello della sanità privata non partono" annunciano Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl. "Vogliamo mettere fine al blocco della contrattazione e interrompere il conseguente dumping contrattuale che mortifica chi lavora - aggiungono -. I dipendenti con contratto sanità privata Aris Aiop hanno visto riconosciuto un rinnovo contrattuale solo nel 2020 dopo 14 anni di blocco della contrattazione, dove riallineammo le retribuzioni a quelle della sanità pubblica allora in vigore. In sanità pubblica c’è stato il rinnovo del contratto (2019-2021) e si sono aperte le trattative per quello successivo (2022-2024). In sanità privata, invece, le associazioni vincolano il rinnovo alla copertura delle risorse. Intanto l’inflazione erode il potere d’acquisto dei salari".

Il comparto coinvolge migliaia di addetti che svolgono un servizio pubblico, come nelle strutture della Maugeri e del gruppo San Donato, garantendo ogni giorno, con i colleghi del settore pubblico, il diritto alla salute in strutture accreditate dalle Regioni. "Incroceremo le braccia per tutta la giornata del 23 settembre, con l’astensione dal lavoro prevista per ogni turno. Abbiamo iniziato questa battaglia molto tempo fa e non ci fermeremo" concludono i sindacati.