“Amputata“ la statua di Sant’Alberto di Butrio Lo scultore De Paoli la sta riparando nella grotta

"I tagli sono netti, fatti con un attrezzo come una fresa circolare. Non mi sembra un atto vandalico, mi pare più un’amputazione per far passare la statua dalla porta, un tentato furto". Lo scultore Antonio De Paoli sta già provvedendo al restauro del suo Sant’Alberto di Butrio, nella grotta in mezzo ai boschi vicino all’omonima abbazia. "Mi ha chiamato il parroco – riferisce l’artista – un paio di settimane dopo il danneggiamento della statua in terracotta refrattaria ma piena, massiccia. All’epoca avevo progettato anche l’antro, dove prima c’era una cappella votiva, fatta diventare una vera e propria grotta, con il cemento armato rivestito da tufo per ricreare il luogo dell’eremo".

Inaugurata nel 2009, era divenuta negli anni luogo di pellegrinaggio e preghiera. Il danneggiamento risale al 20 giugno, in pieno giorno: prima di sera i pellegrini si sono precipitati in canonica per avvisare di aver trovato la statua a terra, danneggiata. "Hanno tagliato e portato via le mani – spiega ancora De Paoli – come i piedi e il risvolto posteriore della veste. Un danno molto evidente, ma mi sono subito messo al lavoro e nel frattempo la grotta è stata chiusa, anche per evitare che potessero tornare a portare via la statua. Un gesto davvero poco rispettoso, soprattutto per la sacralità del luogo e di quel che rappresenta per i fedeli".

Stefano Zanette