Rabbia ambientalista: "Colline a rischio per la gara di moto"

A Voghera scattano petizioni e 2.450 firme raccolte contro la Sei giorni di Enduro

Un motociclista

Un motociclista

Da una parte trenta associazioni di ispirazione ambientalista schierate contro l’Isde - Sei giorni internazionale di Enduro. Dall’altra le realtà commerciali locali che vedono nel motorsport un’opportunità per il territorio. In Alto Oltrepo Pavese si dibatte in queste settimane sull’organizzazione della competizione di motociclismo, che dovrebbe svolgersi dal 30 agosto al 4 settembre nelle aree collinari delle province di Pavia e Alessandria. Le associazioni  che fanno riferimento al Forum per un turismo lento e consapevole “SentieriVivi4P“, hanno promosso una petizione "indirizzata ai comuni dell’Oltrepò Pavese, alla Comunità Montana, al Ministero della transizione ecologica e al Parlamento Italiano", per segnalare "un vero e proprio affronto al fragilissimo ambiente collinare che unisce Lombardia e Piemonte", hanno comunicato. In due settimane sulla piattaforma Change.org sono state raccolte 2.450 firme: "Quando si legge che l’Isde sarebbe una imperdibile vetrina promozionale a livello internazionale, non si aggiunge che ne uscirebbe l’immagine di un paradiso per chi, al di fuori dei circuiti, intende praticare per divertimento il fuoristrada a motore, una pratica pressoché incompatibile con l’escursionismo naturalistico e fortemente impattante sull’ambiente", spiegano dal Forum. Segnalando anche che "a pochi giorni dalla data fissata per il via all’Isde, la situazione è sconfortante: manca qualsiasi dato su quale sarà il tracciato in valle Staffora, e, per la val Curone e la val Grue, dopo ripetuti solleciti, solo alcuni Comuni hanno risposto alle richieste di informare la cittadinanza. Da due mesi il Forum ha chiesto in modo formale l’intervento delle due prefetture di Pavia e di Alessandria: nessun segnale". Al momento, la Comunità montana dell’Oltrepo Pavese è in attesa di tutti i documenti per autorizzare la manifestazione, tra cui gli assensi dei proprietari e le fidejussioni di ripristino. A breve sarà concluso anche il lavoro svolto dall’ente con le associazioni, tra cui Legambiente, per regolamentare le attività di enduro sul territorio tutto l’anno, individuando appositi tracciati.