UMBERTO ZANICHELLI
Cronaca

Altre tre guardie ferite. "Inascoltati i nostri allarmi"

Sei aggressioni ai danni degli agenti della polizia penitenziaria della casa di reclusione di Vigevano nell’arco di appena...

Sono salite a sei in soli due giorni le aggressioni a guardie carcerarie in servizio a Vigevano Il sindacato: situazione insostenibile

Sono salite a sei in soli due giorni le aggressioni a guardie carcerarie in servizio a Vigevano Il sindacato: situazione insostenibile

Sei aggressioni ai danni degli agenti della polizia penitenziaria della casa di reclusione di Vigevano nell’arco di appena due giorni. La spirale di violenza è segnalata con preoccupazione dalle organizzazioni sindacali del personale. All’agente ferito martedì da un pugno al volto sferrato da un detenuto, ne sono seguiti altri tre il giorno successivo: nel primo caso un agente è stato colpito con uno sgabello mentre in serata due agenti sono stati aggrediti, uno a bastonate mentre il secondo è stato afferrato al collo e tirato con violenza verso il cancello della cella. Giovedì sera è stata la volta di due agenti colpiti dal lancio di olio bollente. In tutti i casi gli agenti aggrediti sono stati accompagnati al Pronto soccorso dove sono stati medicati e dimessi con prognosi variabili tra i 2 e i 25 giorni.

"Si tratta soltanto degli ultimi episodi in ordine di tempo – commenta Michele De Nunzio, segretario regionale della Uilpa Polizia Penitenziaria – che danno la misura delle difficoltà con le quali il personale deve confrontarsi ogni giorni. Non aiuta, in questo quadro, la concentrazione nella struttura di Vigevano di detenuti con seri problemi psichiatrici che dovrebbero essere ospitati altrove. È innegabile che esista una situazione di tensione acuita dal fatto che spesso i responsabili sono immuni da conseguenze. Un ulteriore problema, riguarda l’assenza dal servizio dei colleghi in convalescenza in una situazione nella quale l’organico è già fortemente carente". Una situazione che in provincia di Pavia è grave. "Nei giorni scorsi si è parlato di un incremento di 39 unità – spiega il sindacalista –, ma in realtà sono solo 24 i nuovi colleghi in servizio. A Vigevano ne sono arrivati 8 a fronte di 32. A questo punto non ci resta che arrenderci alla mancanza di attenzione da parte dell’amministrazione territoriale e centrale. A Vigevano non è bastato riqualificare l’istituto da Casa circondariale a Casa di reclusione per risolvere le criticità conclamate, non prevedendo ad esempio aree dedicate all’attività formativa e lavorativa tipiche di una Casa di reclusione, focalizzandosi solo nel recupero di posti letto per ammassare i detenuti in spregio a quelli che sono i principi dell’ordinamento penitenziario".