MANUELA MARZIANI
Cronaca

Alla guida del Collegio Ghislieri c’è il più giovane rettore d’Italia

Pavia, Alessandro Maranesi da ieri dirige il polo accademico fondato nel 1567 da Papa Pio V

di Manuela Marziani

È il più giovane rettore di un collegio accademico d’Italia Alessandro Maranesi che da ieri guida il Ghislieri, fondato nel 1567 da Papa Pio V e diventato, nel 1966, il primo collegio universitario misto del Paese con la presenza anche delle studentesse. Trentino, ma nato a Feltre, Maranesi che si è laureato all’Università di Pavia dove al momento è docente a contratto di Storia romana in lingua inglese nel corso di laurea magistrale The Ancient Mediterranean World, del Ghislieri è stato alunno nel 2004. "Il Ghislieri ha rappresentato il luogo della mia formazione, non solo accademica - ha raccontato il rettore -. Entrando in collegio ho avuto il privilegio di fare il mio ingresso in uno spazio di costante confronto, di educazione alla varietà e alla consapevolezza. Da alunno, il Ghislieri per me è stata la tensione fra lo spazio fisico austero che promana il suo edificio nobile e il senso di opportunità e di feconda libertà. Nel tempo il Ghislieri è diventato uno spazio interiore, come per chiunque abbia avuto la fortuna di viverci".

Maranesi subentra ad Andrea Belvedere, grande studioso di diritto civile, che ha guidato il collegio negli ultimi quarantadue anni, prendendone le redini nel 1979: sei anni prima che Maranesi nascesse. È un passaggio di consegne rarissimo e denso di significati, pur avvenendo nella continuità (dal 2018 il neo rettore lavora per la fondazione Ghislieri, come responsabile degli scambi internazionali, della biblioteca e come direttore del Collegio Ca’ della Paglia; dal 2020 è stato rettore vicario del collegio). In oltre quattro secoli e mezzo di storia, infatti, il Ghislieri ha avuto solo quaranta Rettori. Dal 1913 a oggi ce ne sono stati solo quattro: nello stesso lasso di tempo, per rendere l’idea, l’Italia ha avuto 14 capi di Stato e si sono avvicendati 10 Papi. "Il Ghislieri è uno stile di vita rivolto all’amicizia, alla conoscenza e all’impegno - ha proseguito Maranesi -. Il nostro compito è quello di essere un serbatoio di opportunità per i nostri allievi, universitari eccellenti selezionati da tutta Italia sulla sola base del merito. Vogliamo offrire un’educazione alla complessità di pensiero, alla libertà e alla tolleranza, non scontata al tempo dei social media, e far sentire i nostri studenti liberi dai vincoli sociali, economici e di genere che possano impedire di far prosperare il loro talento". E sul futuro idee chiare: "Il Ghislieri è un luogo capace di valorizzare talenti. Per continuare, dobbiamo innervare il collegio di quei temi che hanno assunto particolare urgenza scientifica e civile: intelligenza artificiale, rapporto fra alimentazione, salute e ambiente, dibattito sulla crisi delle istituzioni e sostenibilità".