Collegio antico fa buon brodo: cena al Ghislieri nel nome del “cuoco segreto” di Pio V

Lo storico convitto legato all’università di Pavia apre i battenti per un’iniziativa organizzata per approfondire il rapporto fra territorio, scienza e storia. I proventi verranno devoluti in beneficenza

Il refettorio del collegio in cui studiò Carlo Goldoni

Il refettorio del collegio in cui studiò Carlo Goldoni

Pavia, 21 novembre 2023  – "Collegio antico fa buon brodo": sabato 2 dicembre per la prima volta in 450 anni di storia l'antico collegio di merito Ghislieri di Pavia, uno dei più antichi e primo collegio misto in Italia, apre le porte a tutti per un evento inedito, una cena-conferenza nel suo refettorio cinquecentesco, preceduta da una visita negli spazi storici.

Tappa in biblioteca, dove è custodito uno dei più antichi ricettari mai composti, quello di Bartolomeo Scappi, il "cuoco dei papi", risalente alla seconda metà del Cinquecento. Obiettivo: evidenziare attraverso il cibo il rapporto fra territorio, scienza e storia. Parte del ricavato sarà devoluto alla Comunità di Sant'Egidio, a sostegno di persone e famiglie in situazioni di disagio economico.

Il cuoco del papa

L’iniziativa sarà l’occasione per entrare in uno dei collegi più antichi d'Italia, varcare la soglia del refettorio cinquecentesco che ha accolto allievi illustri come Carlo Goldoni, conoscere e degustare i prodotti locali con alcune guide d'eccezione, fra cui il rettore del collegio Alessandro Maranesi e sedersi alla stessa tavola di allora, per una cena dal sapore inedito.

L'appuntamento non sarà una semplice cena, ma un approfondimento del legame fra territorio, scienza e storia dove il fil rouge è proprio il cibo. La serata si apre alle 19.30 con una visita nei principali spazi del collegio fra cui il salone del rettorato e la sua famosa biblioteca storica, dove è conservato uno dei più completi trattati di gastronomia del XVI secolo, scritto da Bartolomeo Scappi.

Scappi prestò servizio come cuoco presso personaggi importanti del tempo, tra cui i pontefici Paolo III e Pio V - fondatore del Ghislieri - per il quale curò il banchetto d'intronizzazione, divenendone successivamente "cuoco segreto" (cioè "privato"). Cuoco sopraffino, fu un lungimirante antesignano della tecnica culinaria: nel suo trattato sono descritte innovative soluzioni tecniche della ristorazione e contiene insegnamenti di cucina, oltre mille ricette, suggerimenti per la conservazione degli alimenti, dettagli per allestire banchetti e tutto ciò che doveva conoscere un cuoco rinascimentale di alto livello.

La degustazione

Alle 21 ci si siede alla tavola dell'antico refettorio per la cena a base di piatti e ingredienti del territorio: riso e zucca - rigorosamente di aziende agricole locali - sono alcune delle materie prime che compongono un ricco menu curato dai cuochi esperti del Gruppo Pellegrini. La cena è accompagnata da alcuni interventi di Daniele Amodio, giovane esperto di storia dell'alimentazione, e di Christian Uccellatore, responsabile del ristorane solidale Ruben gestito dal Gruppo Pellegrini.

Tutto per capire i tanti ruoli che l'alimentazione hanno giocato da secoli nella nostra società, in un luogo iconico dove da sempre cibo e alta formazione accademica sono andati di pari passo. Parte del ricavato della serata andrà a sostenere i progetti della Comunità di Sant'Egidio di Pavia, da anni impegnata nell'assistenza delle persone senza fissa dimora, nell'aiuto alimentare a centinaia di famiglie in situazioni di disagio economico e nel supporto ad anziani soli e minori.