Per fortuna che il Pisa c’è

Conquistata Monza. Knaster sotto la Curva

di Saverio Bargagna

Pisa al bacio. Ma non quello di Marta Fascina, giovane compagna di Silvio Berlusconi che, sugli spalti, in diretta tv, esulta con un’effusione al gol-illusione di Valoti. Il bacio nerazzurro odora d’erba e sudore: è l’abbraccio sotto la Curva fra Alex Knaster e i tifosi nerazzurri al termine della gara; è l’incontro fra Puscas e la rete dopo splendide giornate maledette; è quella santa nuca (o chissà cosa altro) di Caracciolo che anche stavolta la risolve a modo suo. Diciamocela tutta: vincere a Monza ha il valore dell’impresa e la golosità di un gelato consumato in piena estate. In Brianza – ormai da anni – considerano il match alla stregua di un accanito derby, condotti da un astio che lascia basiti. Di conseguenza, rispondere sul campo con un’alzata di spalle e una toscanissima legge del contrappasso, esalta il sapore generale.

E poi, ancor di più, la vittoria era necessaria per ritrovare serenità. D’Angelo ha una buona dose di ragione quando sostiene che il suo Pisa – nelle ultime giornate – non aveva giocato male. Ma il combinato disposto fra ‘Pisa-che-non-vince-più’ e ’campagna-acquisti-faraonica’ aveva portato ad un corto circuito emotivo che doveva pur essere spezzato. Insomma, una vittoria che serviva come il pane, sia per il morale quanto per la classifica.

Un successo netto maturato nell’arco di una partita complessa. Subito sotto dopo otto minuti, Puscas ha il dono di rimetterla in carreggiata scaricando la sua ira. Il rumeno è la quota-cattiva che mancava a questa squadra: un’impertinenza costante che, a tratti, esalta. Il gol è una liberazione e una consolazione per il rumeno dopo settimane giocate ad alto livello. L’ 1-1 esalta la compagine di D’Angelo che per larghi tratti del primo tempo prende a schiaffi il Monza, proprio come aveva fatto – qualche giorno prima – col Vicenza. Nuova occasione per il centravanti dell’est, gran tiro di Mastinu, occasione per Sibilli. Poi la partita torna sui binari più consueti dell’equilibrio.

La ripresa vive di ritmi più blandi e rare occasioni. E quando D’Angelo prova a svegliarla – inserendo Lucca, Benali e Birindelli – trova anche il gol partita grazie a un "rintrugolo" (così lo ha definito Caracciolo) dal quale il Monza non sa più uscire. Aspettando il risultato delle altre (intanto il Pisa è tornato primo a pari merito), il tempo volge al sereno e le aspettative tornano ad alzarsi. L’unica nota mesta resta quella di Lucca: il ragazzo appare triste quando invece il mondo a 21 anni è in grado di cambiare in pochi attimi. Pisa lo aspetta, attendiamo gioe da anni, siamo ‘allenati’ e ben disposti.

E’ il campionato, piuttosto, ad avere fretta. Martedì alle 18.30 all’Arena una nuova grande sfida dal fascino antico: sotto la Torre arriva il Parma. Speriamo che Knaster possa chiosare la sua permanenza con una nuova festa sotto la Nord.