Monza, tre espulsi per furto e spaccio di droga: cosa succede prima di un rimpatrio

Tutti avevano diversi precedenti e sono stati accompagnati in un Centro di permanenza per i rimpatri

Un'auto della polizia della Questura di Monza (foto d'archivio)

Un'auto della polizia della Questura di Monza (foto d'archivio)

La questura di Monza e Brianza ha disposto l’espulsione di tre cittadini extracomunitari condannati, a vario titolo, per furto, ricettazione e spaccio di droga. Si tratta di un uomo di 33 anni di origine marocchina, un egiziano di 23 anni e un uomo di 30 anni proveniente dallo Sri Lanka. Tutti avevano diversi precedenti. Come prevede la legge, i tre uomini sono stati accompagnati in un Centro di permanenza per i rimpatri in attesa di espulsione.

Il trentatreenne di origine marocchina era stato affidato ai servizi sociali italiani quando era ancora minorenne, ma dal 2012 si era allontanato dal percorso di integrazione e aveva iniziato a commettere piccoli furti. Per il furto di alcuni biglietti del trasposto pubblico è stato condannato dal tribunale di pavia a quattro mesi di reclusione e 180 euro di multa. Due anni dopo è stato di nuovo denunciato per ricettazione di un telefono cellulare, ma, nonostante una nuova condanna a 4 mesi di reclusione e 200 euro di multa, aveva commesso nuovamente lo stesso reato nel 2017, quando, in occasione di un controllo presso la metropolitana di Milano, era stato trovato in possesso di tre telefoni rubati.

Dopo le condanne, il questore di Milano non aveva rinnovato il suo permesso di soggiorno. Il giovane è stato colpito da una prima espulsione nel 2020, ma era rimasto in Italia e denunciato per tentato furto e danneggiamento, in quanto era stato trovato a dormire in un’auto in Piazza Cambiaghi a Monza e, durante il controllo, aveva opposto resistenza ai poliziotti. Il giorno successivo veniva nuovamente denunciato per aver tentato di sottrarre il telefono a una persona in attesa di essere visitata al Pronto Soccorso dell’Ospedale San Gerardo. Più volte allontanato dalla Polizia Locale di Monza per il continuo bivacco in area Cambiaghi, nel 2021 veniva ancora denunciato per resistenza e minacce ai pubblici ufficiali intervenuti in occasione di una lite in strada. È stato poi arrestato dopo un inseguimento fra i binari della ferrovia per aver tentato di rubare alcune biciclette custodite in un giardino privato e per aver opposto resistenza fisica e verbale ai poliziotti.

Il cittadino egiziano di 23 anni si trova in Italia dal 2015 ed è stato denunciato per la prima volta nel 2019 per aver danneggiato il vetro di una chiesetta a Romano di Lombardia. Dal 2020 in avanti ha commesso numerosi reati, fra cui furto in un esercizio commerciale, spaccio di sostanze stupefacenti e resistenza a pubblico ufficiale. Ad aprile 2021 ha commesso due rapine presso la Stazione di Milano Porta Garibaldi e presso la Stazione di Monza ai danni di minorenni. Infine, nel mese di novembre 2022 è stato arrestato a seguito di un ordine di carcerazione per scontare la pena inflittagli per le due rapine fino alla scarcerazione avvenuta ieri.

L’uomo dello Sri Lanka è nato nel 1993 ed è arrivato in Italia nel 2012 per ricongiungersi con i genitori. Dopo aver ottenuto il permesso di soggiorno fino al 2018 per motivi di lavoro, ha iniziato a commettere una serie di furti all’interno di supermercati, fornendo alle forze dell’ordine generalità sempre diverse. Sempre nel 2018 è stato arrestato per rapina impropria: aveva sottratto delle bottiglie di liquore da un supermercato e strattonato l’addetta alla vigilanza per guadagnare la fuga. Sottoposto agli arresti domiciliari, era stato arrestato pochi giorni dopo per evasione.

Nel 2020, infine, è stato arrestato per ben tre volte nell’arco di pochi giorni, per il furto di un totale di 14 bottiglie di alcoolici in un supermercato. Inizialmente sottoposto al divieto di dimora in Lombardia, era stato poi condannato a otto mesi di reclusione e 200 di multa. Scarcerato, era tornato a rubare nei supermercati finché ad agosto 2021 è stato condannato dal tribunale di Milano a 2 anni, 2 mesi e 19 giorni di reclusione.

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