Zero tasse per i tavolini all’aperto Così il Comune aiuta la categoria

Prorogata l’esenzione del canone di occupazione del suolo pubblico

Niente tassa di occupazione del suolo pubblico per bar, pub, ristoranti, pizzerie, gelaterie, pasticcerie e altri esercizi simili che installeranno tavolini e sedute all’esterno dei loro locali. Una misura che scatterà automaticamente, senza nemmeno chiederlo, per le attività che già l’estate scorsa erano state autorizzate ad ampliare gli spazi all’aperto. A chi invece l’anno passato, per varie ragioni, non l’avesse fatto, basterà avanzare domanda al municipio per poter sfruttare l’agevolazione.

È l’aiuto messo in campo dal Comune per dare una mano alle imprese commerciali della città, sostenendo gli esercizi pubblici che tornano ad aprire ma devono comunque fare i conti col protrarsi dell’emergenza sanitaria e delle misure anti-contagio. Così l’Amministrazione ha deciso di prorogare l’esenzione dalla Cosap, il canone di occupazione del suolo pubblico, per bar e ristoranti, rendendo gratuito, sul fronte delle imposte locali, l’allestimento di spazi esterni con cui compensare l’impossibilità di utilizzare quelli al coperto. "La disposizione - spiegano dalla Giunta - sarà automaticamente valida per quelle attività che nel 2020 hanno già ricevuto l’autorizzazione all’ampliamento del cosiddetto plateatico. Le attività che ancora non ne hanno fatto richiesta potranno avanzarla al comando della Polizia locale. La concessione a titolo gratuito avverrà nel rispetto delle normative di sicurezza viabilistica e di decoro urbano". Resterà a carico di bar e ristoranti pulire e mantenere in ordine l’area assegnata "e quella immediatamente circostante". Obiettivo, "facilitare il lavoro di alcune attività tra le più colpite dai provvedimenti del periodo di emergenza - chiarisce l’assessore al commercio Alessandro Merlino -. Con l’utilizzo gratuito degli spazi pubblici gli esercizi potranno disporre di una maggior superficie: più posti a sedere per l’imprenditore, piena sicurezza per i clienti".

Fabio Luongo