STEFANIA TOTARO
Cronaca

Monza, accusato di violenza sessuale su un compagno di cella: chiesti 13 anni di carcere per un 37enne

La denuncia di un 35enne nell’aprile 2020. L’imputato ha sempre negato. A luglio la sentenza dei giudici

Il carcere di Monza

Il carcere di Monza

Monza, 6 Giugno 2025 - La Procura di Monza ha chiesto la condanna a 13 anni di reclusione per un tunisino 37enne, K.S., imputato di violenza sessuale in un processo al Tribunale di Monza per avere violentato il compagno di cella all'interno del carcere monzese brandendo una forbicina e minacciando di tagliargli la gola con una lametta. Presunta vittima un 35enne di nazionalità romena, che dopo i fatti era stato nuovamente arrestato in Svizzera finendo in una casa circondariale elvetica da cui però ora è uscito. L'uomo si è costituito parte civile al dibattimento per ottenere un risarcimento dei danni.

Il fatto contestato risale all'aprile del 2020. Quando il romeno aveva riferito alla polizia penitenziaria di essere stato abusato dal compagno di cella, gli agenti avevano operato con estrema diligenza per garantire la sicurezza del detenuto, allontanandolo dalla cella e dal tunisino con una scusa per poi accompagnarlo a mettere nero su bianco quanto lui sosteneva essere accaduto.

Nella denuncia, fatta pervenire poi alla Procura di Monza, l'allora trentenne ha raccontato che il tunisino, con cui condivideva la cella da circa un mese, già alcune volte gli aveva chiesto di fargli un massaggio alla schiena e lui non si era rifiutato per timore di ritorsioni. La sera della presunta violenza, secondo il romeno, il compagno gli ha fatto assumere la sua terapia serale di tranquillanti che lui non aveva preso, unita a quella del giorno precedente, minacciando di ferirlo con una lametta se non l'avesse mandata giù. Poi, approfittando dell'effetto delle extra goccine che l'avrebbero mezzo tramortito, avrebbe proceduto con gli abusi sessuali. Soltanto il giorno seguente, approfittando del fatto che il compagno di cella era andato in palestra, il romeno ha informato gli agenti del carcere. Accuse negate dall'imputato. A luglio la sentenza dei giudici.