REDAZIONE MONZA BRIANZA

Violenza sessuale sulle figlie adolescenti dell'amante: 70enne arrestato a Monza

Abusi sessuali commessi tra gli anni 2015 e 2020. La madre non ha supportato le due regazze e ha addirittura chiesto di ritrattare le accuse nei confronti dell'uomo

Violenza sessuale (Foto germogli)

Monza, 5 novembre 2022 - Abusi sessuali su due sorelle preadolescenti, figlie della propria amante, commesse tra gli anni 2015 e 2020. E' questa l'accusa nei confronti di un uomo di 70 anni arrestato dalla polizia di Stato. 

L'accusa di violenza sessuale

Nell’estate 2019, durante il ricovero all’ospedale di Monza, una delle due ragazze ha confessato al proprio medico di avere un “peso che si portava dietro, una cosa vergognosa e grave che non aveva mai detto a nessuno”. Nei successivo colloqui, la giovane ha poi raccontato di un abuso sessuale subito all’età di 11 anni da un uomo che frequentava la propria abitazione. L’abuso sarebbe avvenuto nella casa delle ragazze ed avrebbe coinvolto anche l’altra sorella, anch’essa preadolescente.

La droga e il pensiero del suicidio

La Procura della Repubblica di Monza, messa al corrente dei fatti dai sanitari, ha avviato le indagini ascoltando le due ragazze. Una di esse ha confermato il proprio narrato ai medici, descrivendo la violenza subita, aggiungendo che l’uomo le aveva promesso dei regali e le aveva inviato anche dei video in cui lui si masturbava, chiedendole in cambio delle fotografie. La ragazza ha poi aggiunto di non aver informato i propri genitori delle violenze subite e di aver cercato rifugio nella droga per alleviare la propria sofferenza, pensando addirittura a togliersi la vita. La seconda ragazza, con grande sforzo e controllando le proprie emozioni ha cercato di negare gli abusi subiti. Le indagini accerteranno poi che anche la seconda adolescente era stata vittima di violenze sessuali.

Il ruolo dalla madre

Dalle indagini è emerso, però, che la madre delle due ragazze non solo non ha supportato le proprie figlie, ma ha cercato di indurre una delle due, la più decisa nel denunciare gli abusi subiti, a ritrattare le proprie accuse, dicendole che le avrebbe giovato e promettendole un regalo. La Procura della Repubblica di Monza ha, quindi, delegato il prosieguo delle indagini alla Squadra Mobile per giungere all’identificazione dell’uomo.

La perquisizione e i video

Una volta giunti all’identità dell’indagato, la polizia ha dato corso ad un decreto di perquisizione della sua abitazione, sequestrando i dispositivi informatici in suo possesso. Tra i dati memorizzati nei devices sequestrati all’uomo sono state rinvenute tracce inequivocabili della frequentazione delle due ragazze da parte dell’uomo e delle attenzioni sessuali che lui rivolgeva loro. In particolare, è stato rinvenuto un video a sfondo sessuale che l’uomo aveva inviato alla madre delle ragazze accompagnato da un messaggio in cui chiedeva alla donna di farlo vedere ad una delle due ragazze, oltre ad altri messaggi a fini sessuali che l’uomo inviava, a volte direttamente alle ragazze, ed altre volte tramite la loro madre, che si prestava a far da tramite tra l’uomo e le ragazze. 

L'arresto

La Procura della Repubblica di Monza, valutato le indagini svolte dalla Squadra Mobile ha richiesto per l’uomo al giudice per le indagini preliminari la misura della custodia cautelare in carcere. Il gip, oltre a condividere il risultato delle indagini svolte dalla Procura della Repubblica e dalla Squadra Mobile, ha ravvisato il pericolo di inquinamento delle prove e di reiterazione del reato e per questo ha disposto per l’indagato l detenzione in carcere  custodia in carcere.