SONIA RONCONI
Cronaca

Violenza alle partite dei bambini, denunciato un papà: “Minacce, pugni, donne prese a schiaffi”

Domenica a Seregno la folle rissa a una partita fra bambini di 8 anni. Individuato il 47enne che avrebbe colpito il dirigente facendogli perdere il rene

I carabinieri fuori dal campetto oratoriale di Seregno, teatro dell’assurdo episodio

I carabinieri fuori dal campetto oratoriale di Seregno, teatro dell’assurdo episodio

Il suo identikit, il suo nome l’avevano fornito ai carabinieri alcuni testimoni. Il dirigente colpito alla schiena con un calcio che gli ha fatto perdere il rene sinistro, sul suo cellulare aveva anche la foto della targa dell’auto con cui il suo aggressore aveva lasciato il campo di calcio dell’oratorio Sant’Ambrogio di Seregno.

Sospetti. Ma dopo due giorni di indagini, confronti e riscontri, i carabinieri di Seregno hanno denunciato il padre di un baby calciatore dei Lions di Muggiò. È un 47enne incensurato di Muggiò, indagato per i reati di lesioni personali gravissime con perdita di un organo e rissa. Sarebbe stato lui a sferrare il calcio all’uomo di 44 anni, sposato e padre di un bimbo piccolo, il dirigente sportivo salito sugli spalti per riportare la calma tra i genitori-ultras.

A lui i carabinieri sono arrivati grazie alle testimonianze raccolte nelle ultime ore tra chi domenica era presente al torneo di calcio under 9 tra la Polis San Giovanni Paolo II di Seregno e i Lions San Carlo di Muggiò.

Secondo quanto ricostruito, la situazione al campetto di via don Carlo Gnocchi è degenerata dopo le 18 di domenica, quando la partita era quasi terminata. A un certo punto sono partite proteste contro l’arbitro, la scintilla che ha acceso gli animi. Il dirigente della squadra di casa è intervenuto per placare i genitori: "è solo una partita di bambini di 8 anni, dovete dare il buon esempio", avrebbe detto. Ma ha avuto la peggio. Tutto sotto gli occhi dei bimbi in campo.

"È scoppiato il pandemonio – ha raccontato un genitore presente –, minacce di morte, schiaffi a una signora, poi pugni che volavano da tutte le parti e il calcio, che in quel caos non si capisce da chi sia partito". Inizialmente non sembrava grave. L’uomo però si è rialzato, dolorante. Per questo sono stati chiamati i carabinieri e non anche l’ambulanza. Una volta riportata la calma, tutti sono tornati a casa. Il dirigente colpito, accompagnato dalla moglie, prima di lasciare il campo avrebbe comunque deciso di fotografare la targa dell’auto dell’uomo che, secondo lui, lo aveva colpito. Nella notte, però, le sue condizioni sono precipitate.

Il violento colpo alla schiena gli aveva devastato il rene sinistro e quando è arrivato al pronto soccorso dell’ospedale di Desio, accompagnato dalla moglie, i medici hanno riscontrato subito una importante emorragia. Dopo averlo stabilizzato, lo hanno poi portato in sala operatoria intorno alle 7 di lunedì. Un delicato intervento in cui i chirurghi hanno dovuto asportare il rene ormai compromesso.

Una giornata in terapia intensiva, poi le sue condizioni sono progressivamente migliorate. "Sta meglio, ma in questo momento non ce la sentiamo di dire nulla", il telegrafico commento dei dirigenti della Polis San Giovanni Paolo II. Insieme con le altre squadre interessate, hanno deciso di sospendere il torneo Polis Cup, mentre per sabato è stato deciso un incontro con i dirigenti della squadra di Muggiò. Chiusa nel silenzio anche la moglie del dirigente ferito. Attorno a lei la protezione dell’abbraccio della squadra.

(ha collaborato Alessandro Crisafulli)