Violentata davanti ai figli Arrestato il compagno Vessava la donna e la picchiava a sangue

La donna ha presentato denuncia, di recente lui le aveva rotto il naso. Era stata anche rapinata. "Ho taciuto per paura di peggiorare la situazione".

Violentata davanti ai figli  Arrestato il compagno  Vessava la donna  e la picchiava a sangue

Violentata davanti ai figli Arrestato il compagno Vessava la donna e la picchiava a sangue

di Barbara Calderola

Alla fine le ha spaccato il naso, ma era un anno che la picchiava. E l’estate scorsa l’aveva anche violentata e rapinata davanti ai figli.

I carabinieri hanno interrotto l’escalation di soprusi che andava avanti dalla primavera 2022 in un appartamento di Vimercate, l’aguzzino, un sudamericano di 52 anni, è finito in manette. Per lui il giudice per le indagini preliminari di Monza ha disposto la custodia cautelare in carcere, dopo la denuncia di lei. Quel pugno sferrato al viso che le è costato la frattura, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. La vittima, una 44enne connazionale del convivente, in caserma ha raccontato l’inferno cominciato "per gelosia" come in tanti altri casi simili.

Dagli insulti alle aggressioni il passo è stato breve, "il crescendo è sfociato nell’ultimo pestaggio" prima che nella mamma scattasse la molla.

Si era tenuta tutto dentro, ma la sua vita era diventata un incubo dopo lo stupro davanti ai bambini e il furto di 500 euro dalla sua borsa e delle cuffiette del telefonino.

"Ho taciuto per paura di peggiorare la situazione mia e dei miei figli", ha detto ai militari tra le lacrime. Ma poi quel cazzotto in faccia le ha dato il coraggio di rompere il muro di terrore che la teneva prigioniera. L’operaio – conosciuto dagli uomini del maggiore Mario Amengoni non solo per le vicende giudiziarie che lo riguardano, ma precedenti interventi a casa della coppia – adesso è in carcere a Monza. Per la 44enne invece comincia il difficile percorso di rinascita. Per le donne come lei proprio a Vimercate, l’Arma e le Soroptimist del Club di Monza hanno inaugurato un mese la “Stanza tutta per sé”, un ufficio meno formale del solito dove rendere le deposizioni. Un modo per tendere la mano a chi vuole lasciarsi alle spalle botte e soprusi. Fenomeno in crescita anche in questo lembo di Brianza. In un anno, secondo i dati della rete anti-violenza della zona, i casi sono aumentati di oltre un terzo, +33%, ma le chiamate al Telefono Donna sono state quasi 3mila in meno di tre anni. Ad alzare la mani su mogli e fidanzate sono quasi sempre mariti e compagni (63%), o gli ex (23%), un parente il 7,48% delle volte e il 5,4% un conoscente. L’ultima vicenda di Vimercate allunga la casistica più diffusa, anche nelle modalità: le vessazioni psicologiche sono il maltrattamento più diffuso (82%), seguito da calci e pugni (56%), dalla violenza economica (34%), dallo stupro (16%) e dallo stalking (12%).

Come la 44enne il 30% delle perseguitate ha denunciato l’assalitore e nel 22,5% c’è un referto del pronto soccorso.