Viaggio (virtuale) nelle meraviglie di Villa Reale

Un percorso con visori speciali tra passato e presente nel gioiello amato dall’arciduca Ferdinando. Tutti i sabati su prenotazione

Migration

I giardini della Villa Reale di Monza come nessuno li ha mai visti. Perché il virtual tour che si può vivere nei giardini progettati da Giuseppe Piermarini per la residenza di villeggiatura dell’Arciduca Ferdinando, porta indietro nel tempo, accompagna in boschetti, labirinti vegetali, grotte, cascate, canali e laghetti, regalando molto della sola immersione nella natura. La realtà virtuale consente infatti di inoltrarsi in un inaspettato percorso visivo, e osservare a tutto campo straordinarie fioriture e alberi che oggi non ci sono più, all’interno di una delle opere di architettura vegetale più ambiziose dell’epoca.

L’esperienza, della durata di circa un’ora, è una passeggiata all’aperto di un chilometro attraverso dodici tappe, con il racconto di una guida che consente di godere della natura circostante e ritrovarsi nei giardini originari. Con visori di ultima generazione, utilizzati come binocoli. Il tour è disponibile tutti i sabati fino al 15 ottobre solo su prenotazione (www.inreale.it), dalle 16.30 alle 18.

L’equilibrio tra reale e virtuale è raggiunto grazie a una ricerca portata avanti con grande rigore scientifico, nella quale sono confluite numerose informazioni: dal rilievo dello stato di fatto al 1791, ai libri di contabilità di cantiere, alla corrispondenza tra i protagonisti della progettazione. Si tratta inoltre di un progetto adatto a tutti: comunicando per immagini, consente un accesso immediato alla comprensione e all’apprendimento di nuovi contenuti, senza vincoli di età o formazione culturale.

Così, anche chi già conosce la meraviglia del parco che circonda la Villa Reale e i suoi giardini, aperti al pubblico ogni giorno dalle 7 alle 20, potrà fruirne con un punto di vista diverso e sorprendente.

Realizzati a fine Settecento dal più rinomato architetto dell’epoca, Giuseppe Piermarini, sono uno dei primi esempi di giardino "all’inglese" del Nord Italia, caratterizzati da una natura apparentemente lasciata alla spontaneità, ma che in realtà risponde a un preciso progetto d’insieme. Si estendono in un’area di quaranta ettari, che comprende numerosi sentieri, un laghetto con il piccolo tempio e il giardino roccioso, il grande prato centrale, la cascata d’acqua e un piccolo ruscello, l’Antro di Polifemo, le mura neogotiche e la torretta.

Paola Pioppi