
Valentino Rossi al Rally di Monza
Monza, 7 giugno 2019 - Valentino Rossi “tradisce” Monza. Per quest’anno (almeno) niente Rally. No, non sono voci di corridoio spifferate nei paddock o sui social. È il diretto interessato a confessare di voler “cambiare genere”: "Non faremo il Rally di Monza, abbiamo bisogno di fare delle altre cose". Sempre quattro le ruote per la “festa di fine anno” dopo il Motomondiale: «Stiamo infatti organizzando una gara per fine anno di tutt’altro genere. Correremo in pista ad Abu Dhabi, alla 12 Ore del Golfo", le parole del Dottore.
Appuntamento il 14 dicembre sul tracciato di Yas Marina. Al fianco di Valentino, l’amico di una vita, Alessio “Uccio” Salucci e il fratello d’arte Luca Marini, attualmente in Moto2 con lo Sky Racing Team VR46. Si alterneranno al volante di una Ferrari 488 GT3 del team svizzero Kessel. Stessa scuderia con cui Valentino (sempre in coppia con Uccio) nel 2012 aveva partecipato in pista a Monza alla Blancpain Series e, tre stagioni prima, alla 6 Ore di Vallelunga.
E Monza? L’autodromo deve correre ai ripari. Perché il Rally Show è Valentino Rossi. Inutile far finta che non sia così. Ardito pensare che i campioni del Mondiale Rally di volta in volta chiamati a sfidare Rossi, potessero da soli riempire le tribune per un intero fine settimana d’autunno avanzato, spesso anche tra pioggia e umidità.
Se negli ultimi anni l’evento Rally è stato capace di incrementare gli incassi, garantendo al circuito il migliore margine di miglioramento dell’intero calendario, è stato perché Valentino non ha mai fatto mancare la sua presenza. Da sempre. Fin dalla sua prima “comparsata” nel 1998. A parte gli anni 2001 e 2002 in cui la manifestazione non è stata organizzata, e il 2010 in cui il Dottore era assente più che giustificato per un’operazione alla spalla, il 9 volte iridato del Motomondiale ha sempre timbrato il cartellino. Portando decine di migliaia di appassionati. Che, nel fine settimana dell’1 dicembre prossimo, continueranno a marcare visita in autodromo? Un duro colpo per Sias (la società di Aci Italia che gestisce il Tempio della velocità). Per non rovinare la festa di fine anno di autodromo e piloti occorrerà inventarsi un valido sostituto.