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Ungulati e stagioni anomale Così si popolano i boschi

Zoonosi, infezioni e malattie al centro di alcuni incontri del Cai Bergamo

Ungulati e stagioni anomale Così si popolano i boschi

Cinghiali, cervi, mufloni sono animali che veicolano le zecche, ma anche le stagioni sempre più calde favoriscono il proliferare degli ectoparassiti. Un problema che sta suscitando preoccupazione anche fra gli esperti, tanto che il Cai di Bergamo ha deciso di organizzare un confronto sul tema, nel corso del Festival dello Sviluppo sostenibile che si svolgerà il 20 e il 21 maggio al rifugio Calvi in Val Brembana, al quale parteciperà Antonio Sorice, capo del dipartimento veterinario ATS Bergamo. "Quest’anno abbiamo pensato al tema delle zecche perchè sta diventando un problema. L’idea con Ats, è quella di sviluppare un progetto che permetta a chi viene morsicato, di consegnare l’animale, una volta che viene tolto dalla pelle, al servizio di veterinaria così da verificare se è infettato e l’escursionista può sapere come comportarsi", spiega Giancelso Agazzi che è anche esponente della Società italiana di Medicina di Montagna. Delle zoonosi, le malattie veicolate dagli animali, se ne parlerà invece in un importante convegno che si svolgerà al Palamonti di Bergamo il 24 giugno. L’altro allarme, più recente riguarda la presenza delle trombicule. Da tempo i camminatori lamentano fastidiose forme di orticaria dopo le escursioni, eruzioni dovute a un animaletto sempre più diffuso in particolare in Lombardia. Tra i soggetti più esposti al morso della trombicula i contadini, i cacciatori, i boscaioli, i cercatori di funghi e in genere gli escursionisti. La gravità della reazione al morso dipende dalla specie di trombicula, dalla qualità della saliva del parassita e dal tipo di risposta allergica dell’ospite, causata dallo stiloma, che viene eliminato lentamente dall’organismo umano in 7-10 giorni.