Una targa col suo nome Villa Medolago restaurata diventerà fucina di talenti

Scoperta l’iscrizione che ribattezza la storica dimora in onore del diplomatico. Recuperata dopo l’incendio che distrusse tetto e solai, è stata riprogettata dal Politecnico

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Era il sogno di Luca, diventerà presto realtà portando il suo nome. Ieri mattina la Villa Medolago si è mostrata per la prima volta in tutto il suo immutato fascino, dopo il devastante incendio che ne distrusse tetto e solai nel giorno dell’Epifania del 2017. Una nobile dimora storica che qualcuno avrebbe voluto trasformare in Spa e centro benessere con un’operazione immobiliare finita malissimo e che oggi è diventata proprietà del Comune di Limbiate, deciso a trasformarla in un centro di cultura e di servizi soprattutto per i giovani.

Al termine del corteo partito dal teatro comunale, qui è stata scoperta la targa che rinomina la storica villa limbiatese, già Medolago e poi Rasini, ora Villa Attanasio. "L’acquisto di questa villa era uno dei sogni di Luca – ha ricordato il sindaco Antonio Romeo – L’ultimo suo messaggio l’ho ricevuto il 19 febbraio 2021, giorno in cui il Comune è diventato ufficialmente proprietario di questo immobile acquistato all’asta giudiziaria e lui era felicissimo. Tre giorni dopo sarebbe stato ucciso".

Di qui la determinazione di accelerare i tempi trasformare la villa. "C’è un progetto di riqualificazione del Politecnico di Milano, che presto verrà presentato pubblicamente. Saranno salvaguardate tutte le facciate storiche della villa, mentre dentro sarà completamente ricostruita per ospitare diverse attività, a cominciare dalla Biblioteca che si trasferirà qui da Villa Mella". Le due ville storiche di Limbiate sono oggi unite da un enorme parco, dopo che è stato abbattuto un pezzo di recinzione che ne divideva le proprietà, quando ancora questa era formalmente privata.

Oggi in progetto c’è la creazione di un percorso che consenta di passare dall’una all’altra, restando all’interno della magnifica oasi verde, 70mila metri quadrati solo attorno a Villa Attanasio, che si trova a due passi dal centro storico della città.

Una dimora che molti limbiatesi ricordano ai tempi dei conti Rasini.

"Qui ci fu la prima sede di Radio Mach 5 nel 1976, per gentile concessione del conte, che ci prese in simpatia", ricorda Agata Dalò, oggi vicesindaca e allora giovanissima speaker di una delle prime radio libere di Lombardia, ancora attiva e seguita da molti limbiatesi e non solo. "Qui mi immagino un parco animato di ragazzi che possano anche studiare all’aperto, incontrarsi, avere occasioni di socializzazione e di scambi culturali, sull’esempio dei college americani", prosegue il sindaco Antonio Romeo, che sogna di fare di questa villa anche un luogo di valorizzazione dei talenti limbiatesi, come quello di Luca Attanasio e di tanti altri che con il loro lavoro, il loro studio, la loro arte, il loro grande esempio, hanno onorato Limbiate.

Adesso, superato il portone ad arco dell’ingresso, c’è il lungo viale con l’erba ben tagliata, che conduce alla sontuosa facciata della villa.

"Sono convinto – conclude con speranza il primo cittadino di Limbiate – che prima della fine di quest’anno vedremo l’avvio dei cantieri, ci sono 8 milioni di euro a disposizione, di cui 5 da parte del Governo e 3 finanziati direttamente dal Comune, per poter realizzare anche questo sogno continuando a inseguire i nostri sogni come ci ha insegnato Luca".

Gabriele Bassani