Un murales per sponsorizzare gli spostamenti in bicicletta

Realizzato in via Caduti del lavoro da Juri Romagnoli su progetto degli studenti del liceo artistico “Nanni Valentini” e idea della Fiab

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Ha visto la luce dopo cinque anni di attesa il bike murales “Importiamo il modello Amsterdam” firmato “Hoppn”, ovvero Yuri Romagnoli, finalmente realizzato, sul modello dei bozzetti degli studenti del liceo artistico Nanni Valentini.

Colora un muro lungo 100 metri in via Caduti del lavoro di proprietà di Centostazioni, società di Ferrovie dello Stato.

Non a caso è stato scelto questo luogo: l’intermodalità bici più treno, suggeriscono gli attivisti di Fiab Monza in bici, è ormai il futuro per chi decide di spostarsi in modo sostenibile e veloce. Yuri, lo street artist, noto per i suoi murales che inneggiano alla bicicletta e alla mobilità sostenibile, ha lasciato il suo segno e il suo importante messaggio: le due ruote vincono sul traffico, nella vita di tutti i giorni e aiutano a migliorare l’umore. Non pochi passanti si sono fermati incuriositi, durante la laorazione, facendo i complimenti all’artista.

"Yuri ci ha donato uno dei suoi splendidi capolavori - fanno osservare i volontari di Fiab Monzainbici - portando anche da noi il suo messaggio di speranza per uno stile di vita migliore, più sano ed ecologico, più a misura d’uomo, come la nostra città desidera da anni". “Importiamo il modello Amsterdam” è stato proposto proprio dall’associazione ciclo ambientalista: l’idea nata a quattro mani da Fiab Monzainbici e studenti del liceo artistico Nanni Valentini fu premiata dal Bilancio partecipativo 2017, con un finanziamento di 8mila euro per la realizzazione del bike murales.

L’obiettivo di base, come ricordano i volontari della bici, era stimolare i monzesi a utilizzare la bicicletta per i loro spostamenti quotidiani, complice il terreno quasi pianeggiante della città. I ragazzi del liceo artistico hanno aderito a modo loro: cioè progettando i bozzetti. L’ispirazione alla città di Amsterdam deriva dai 400 chilometri di piste ciclabili presenti nella città olandese (per cui il 60% degli spostamenti urbani avviene sulle due ruote), vero e proprio sogno nel cassetto dei ciclo ambientalisti monzesi che devono accontentarsi di 28 chilometri di piste ciclabili, spesso non connesse e mal ridotte.

C.B.