MARCO GALVANI
Cronaca

Un Milani da costruire e un Omni da rinnovare

Quaranta milioni per gli istituti: a Meda sarà realizzata da zero una sede unica mentre a Vimercate verranno rivisti e aumentati gli spazi e il numero delle classi

di Marco Galvani

Quaranta milioni di euro per 6mila studenti brianzoli. Un tesoretto per costruire la nuova sede dell’istituto professionale Milani di Meda e per riqualificare l’Omnicomprensivo di Vimercate. Due operazioni che la Provincia di Monza realizzerà anche grazie a un accordo con Cassa depositi e prestiti che fornirà consulenza tecnica, economica e finanziaria.

"Contiamo di avere la certezza dei finanziamenti (15 milioni per Vimercate e 25 per Meda, ndr) entro la fine di febbraio, poi prevediamo siano necessari un paio d’anni di lavori per la nuova Milani e un anno e mezzo per la ridistribuzione all’Omnicomprensivo degli spazi destinati alla didattica, interni ed esterni, sulla base di uno studio realizzato dal Politecnico di Milano", detta il passo il presidente della Provincia Luca Santambrogio.

L’intervento più atteso è quello al Milani, i cui mille studenti oggi sono divisi su tre sedi (una a Seveso e due a Meda) e due palestre "con costi enormi in affitti". Il futuro, invece, prevede su un’area di 16mila metri quadrati vicini all’attuale liceo Marie Curie la realizzazione di un’unica sede dove saranno completamente assenti le barriere architettoniche (il Milani è la scuola con il più alto tasso di studenti disabili in provincia).

La seconda operazione di ristrutturazione del complesso scolastico di Vimercate permetterà, invece, di introdurre una nuova “scuola aperta“ alla comunità, che possa esprimere un nuovo modello di "educazione diffusa", in grado di instaurare una relazione più profonda tra scuola, territorio e società. E le 12 nuove aule che saranno pronte per il prossimo anno scolastico saranno utilizzate come classi dove proseguire le lezioni durante i lavori. Per lo sviluppo dei progetti Cassa depositi e prestiti affiancherà la Provincia anche nella valutazione della possibilità di ricorrere a strumenti di partenariato pubblico-privato per i due investimenti.

"Il 2020 tra tanti stop e ripartenze è stato un anno positivo per gli investimenti nell’edilizia scolastica grazie a risorse statali e regionali che ci hanno permesso di intervenire su tanti edifici non solo per adeguarli alle norme anti-Covid. Per il prossimo anno – assicura Santambrogio - intendiamo continuare questo percorso mettendo la scuola al centro delle nostre azioni contando su nuovi partner: il protocollo con Cassa depositi e prestiti ci permette di concretizzare progetti importanti in cui crediamo e che rappresentano un nuovo modo di vivere la scuola come luogo di relazione e socialità".

"Il rinnovamento infrastrutturale degli edifici scolastici persegue contemporaneamente priorità di crescita sostenibile, sviluppo economico e sociale attraverso la creazione di ambienti di apprendimento non soltanto sicuri ma anche innovativi", l’impegno di Paolo Calcagnini, vice direttore generale di Cassa depositi e prestiti.