GABRIELE BASSANI
Cronaca

Un colpo da manuale e paese in tilt Così la gang ha svuotato il Monopolio

Ieri a Rovello Porro il raid al deposito da cui sono state sottratte sigarette per un valore di 600mila euro. Gli accessi sono stati bloccati con quattro camion dei rifiuti rubati nel deposito brianzolo di Gelsia

di Gabriele Bassani

Un’organizzazione perfetta per un colpo da manuale, che ha laciato tutti a bocca aperta ieri mattina a Rovello Porro, dopo le maledizioni lanciate da centinaia di pendolari mattinieri rimasti bloccati nel traffico completamente paralizzato. Quattro camion per la raccolta rifiuti messi di traverso sulle strade a bloccare la direttrice che va dalla stazione ferroviaria all’autostrada, per potere agire indisturbati all’assalto di un deposito dei Monopoli di Stato, da cui sono state sottratte sigarette per un valore di circa 600mila euro. I malviventi, almeno una decina secondo i carabinieri, hanno agito in maniera sincronizzata in diversi punti del paese. I mezzi pesanti, due compattatori e due "vasche", sono stati rubati da un deposito di Gelsia Ambiente, l’azienda brianzola che si occupa del servizio a Rovello Porro.

I camion sono stati prelevati dal deposito di via Miglioli a Seveso. Hanno percorso una quindicina di chilometri per arrivare nei tre punti di Rovello Porro dove sono stati posizionati, tra via Vittorio Veneto, via Cavour e via Petrarca, dove solo da qualche settimana ha trovato sede il deposito dei Monopoli di Stato, dove era custodita una grande quantità di sigarette. L’assalto vero e proprio è scattato verso le 3.40: i carabinieri hanno raccolto molte immagini dalle telecamere di videosorveglianza della zona per riuscire a ricostruire tutta la dinamica. I malviventi hanno preso un carrello elevatore su cui è stato fissato un tronco usato come ariete per sfondare prima il cancello e poi il portellone d’ingresso al capannone industriale preso di mira. Nei video recuperati dai carabinieri si vedono almeno 4 persone in azione ma non è escluso che ce ne fossero di più nascoste in altri punti. L’assalto al deposito è stato rapidissimo, 4 o 5 minuti in tutto, poi l’allontanamento, velocissimo, a bordo di altri furgoni. I carabinieri della Compagnia di Cantù hanno raggiunto il luogo del furto non senza difficoltà, con le strade sbarrate dalla presenza dei mezzi pesanti. Gli uomini dell’Arma hanno iniziato una minuziosa raccolta di elementi trovati sul posto e nelle strade adiacenti, che possono rivelarsi utili per le indagini, insieme alle immagini delle telecamere della zona. Situazione complicatissima per il traffico ieri mattina, rimasto sostanzialmente paralizzato fino alle 9.30, con la chiusura anche del sottopasso ferroviario della stazione. Complicate le operazioni di rimozione di uno dei 4 automezzi pesanti messi di traverso, un compattatore posizionato in via Vittorio Veneto, che è stato "incastrato" tra i due marciapiedi, andando a colpire con il posteriore anche il muro di cinta di un’abitazione. Per liberare la strada è stato necessario l’intervento di un’autogrù. "All’inizio abbiamo pensato a un malore dell’autista per finire in quel modo"- hanno raccontato alcuni dei primi a dare l’allarme. "Ci ha insospettiti il fatto che i lampeggianti fossero rimasti accesi mentre il motore era però spento e per questo abbiamo chiamato i carabinierri che però erano già informati" -raccontano altri residenti in zona.