Un anno da incorniciare. L’almanacco dell’arte

La tradizionale pubblicazione della Totem con le opere di Alberto Casiraghy

Un anno da incorniciare. L’almanacco dell’arte

Un anno da incorniciare. L’almanacco dell’arte

Il calendario, un oggetto semplice che scandisce la vita quotidiana. Può anche diventare un oggetto artistico se come CalendArte è impreziosito, mese per mese, da illustrazioni di opere d’arte. È proprio questa l’idea dell’agenzia immobiliare Totem di Monza e del suo ideatore, Corrado Catania, che negli anni ne ha fatto un oggetto cult in città e non solo. Ogni anno il lunario è legato al mondo dell’arte del territorio: illustrato da artisti brianzoli, viene inviato ad appassionati di tutta Europa e persino al Papa. Il CalendArte 2024, la 26esima edizione, riporta le opere di Alberto Casiraghy, tipografo, poeta, artista ed editore di Osnago, esponente di spicco del panorama artistico nazionale e internazionale e noto anche per il lungo e profondo rapporto di amicizia con la poetessa Alda Merini. “Ironia e meraviglia“ il titolo scelto per presentare le 14 opere dell’artista (12 per i mesi, più due in copertina). Nel 1982 Alberto Casiraghy ha fondato la casa editrice Pulcinoelefante che stampa con caratteri mobili piccole poesie e aforismi, tra cui proprio le poesie di Alda Merini. Da anni dedica il suo tempo a disegnare i suoi sogni, per questo viene paragonato agli artisti dadaisti e surrealisti, da Giorgio De Chirico a Chagall. "I miei disegni sono stati realizzati con gioia – racconta l’artista –, perché sono consapevole che la mia è una vita da privilegiato. In un periodo difficile e travagliato come quello attuale, poter scrivere poesie o disegnare, aver avuto la fortuna di stampare oltre 11mila titoli di autori tra cui Alda Merini o Fernanda Pivano, avere una galleria d’arte di riferimento qui a Monza, la Leo Gallery, grazie alla quale ho conosciuto Corrado Catania. Ebbene tutto questo è sicuramente un vero privilegio". Fra gli artisti delle precedenti edizioni: Vittorio Bellini, Giancarlo Cazzaniga, Nanni Valentini e Agostino Bonalumi.

Cristina Bertolini