Un “alveare” a chilometro zero La spesa si fa con la tecnologia ma la cassetta la porta il contadino

A Seregno la formula di acquisto nata in Francia che permette di ordinare online carne, verdura e frutta. La merce viene ritirata il martedì nel punto di scambio di via Montello direttamente dai produttori locali.

Un “alveare” a chilometro zero  La spesa si fa con la tecnologia  ma la cassetta la porta il contadino

Un “alveare” a chilometro zero La spesa si fa con la tecnologia ma la cassetta la porta il contadino

di Gualfrido Galimberti

Si fa comodamente la spesa online, sapendo di poter contare su prodotti di qualità, poi si passa in un momento ben definito della settimana a ritirare ciò che si è acquistato direttamente dal produttore. È la formula de “L’Alveare che dice Sì“, una formula nata in Francia (“La Ruche qui dit Oui“), dove si contano più di mille “alveari“ e che si sta diffondendo sempre di più anche nel nostro Paese. A Seregno l’alveare è in via Montello 43, negli spazi del locale Railroad Brewing Co., che ha subito sposato l’idea della spesa a chilometro zero.

"Qui si può trovare di tutto – spiega Francesco Ghezzi, responsabile dell’alveare di Seregno – dall’ortofrutta alla carne, ai prodotti da forno. Ci sono anche prodotti legati alla stagionalità". I produttori associati sono stati selezionati nel pieno rispetto del chilometro zero: distano infatti in media 11 chilometri dall’alveare. Otto le aziende agricole rappresentate, con prodotti di ogni tipo. "La formula è molto semplice – racconta Stefania Marucci, seregnese che coordina il progetto dell’Alveare, presente sul posto con Roberta Giove che si occupa dello sviluppo del progetto –. Gli interessati fanno acquisti attraverso la piattaforma www.alvearechedicesi.it. Si trovano prodotti freschi e genuini a chilometro zero, che stanno ottenendo un grande successo: in Italia sono più di 160mila i consumatori. L’unico vincolo è quello di fare acquisti entro la domenica sera. Non c’è un ordine minimo da fare. Si prenota ciò di cui si ha bisogno. Il ritiro, poi, avviene in un unico momento della settimana: in questo caso qui in via Montello a Seregno il martedì dalle 18 alle 19. La scelta del momento del ritiro è tutt’altro che casuale: è l’orario in cui molti hanno finito la giornata lavorativa e possono passare comodamente".

I vantaggi? "Oltre ai prezzi e alla qualità dei prodotti, c’è anche un discorso etico – puntualizza Marucci –: con questo sistema non c’è l’invenduto. I produttori vengono qui esattamente con la quantità che è stata ordinata. Quindi non si butta via niente".