Cesano Maderno, ubriaco si attacca al citofono di casa della ex nonostante i divieti: arrestato 46enne

L’uomo avrebbe dovuto mantenersi distante almeno 200 metri dall’abitazione dell’ex compagna. A chiamare i carabinieri è stata la donna

Carabinieri in azione

Carabinieri in azione

Cesano Maderno (Monza), 2 marzo 2024 – Continuava a tormentare la sua ex, si presentava sotto casa sua e dei suoi figli ubriaco, nonostante un ordine del giudice glielo avesse proibito, mettendo a rischio la loro incolumità.

Nella serata di venerdì 23 febbraio, a Cesano Maderno, i carabinieri della locale Tenenza di hanno arrestato in flagranza di reato un 46enne Italiano del luogo, poiché responsabile della violazione di un ordine di protezione e contestuale divieto di avvicinamento emesso dal Tribunale Civile di Monza.

L’intervento è avvenuto su richiesta pervenuta dall’ex compagna dell’uomo, spaventata per la propria incolumità e per quella dei propri figli poiché il predetto, già colpito dal provvedimento giudiziario, si era recato presso il domicilio della richiedente e continuava a suonare insistentemente al citofono dell’abitazione da cui, stando alla misura impostagli, avrebbe dovuto mantenersi distante almeno 200 metri.

Giunti sul posto, i militari hanno constatato che l’uomo era in forte stato di alterazione verosimilmente indotto dall’assunzione di sostanze alcoliche, al punto che la loro presenza non era bastata a farlo desistere dalle proprie intenzioni. I militari lo hanno dapprima contenuto e, verificato il provvedimento emesso a tutela dell’ex convivente, lo hanno infine arrestato.

Al termine delle formalità di rito, l’uomo, su disposizione del p.m. di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Monza, è stato trattenuto nelle camere di sicurezza del reparto procedente in attesa dell’udienza di convalida, al termine della quale il G.I.P. ha applicato a suo carico l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Si precisa che l’indagato è da considerarsi innocente fino ad eventuale sentenza definitiva di condanna.