Tutto esaurito a cena per San Valentino

Il tradizionale appuntamento degli innamorati torna a riempire i ristoranti dopo un gennaio terribile

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Ripresa del lavoro per i ristoranti, avanti piano. Ma la festa degli innamorati gioca a favore e i locali fanno sold out, anche se non potrà essere un pienone, perché la normativa Covid impone ingressi contingentati.

"Per questa sera registriamo il tutto esaurito – anticipa Vincenzo Butticé –. Per il Moro la capienza massima è di 26 coperti, mentre per Trattoria i posti sono 16". San Valentino occasione da non perdere anche per Giancarlo Tamburrino, titolare del ristorante Pinuccia a mare: "Per la serata siamo pieni, con circa 40 coperti, considerate le restrizioni Covid. Abbiamo predisposto un menu a prezzo fisso di 40 euro a testa (compreso coperto e vino), per incoraggiare i monzesi ad uscire".

Si fa di tutto pur di ripartire, dopo un mese di gennaio, a detta di tutti, disastroso. "Abbiamo fatturato il 25% del normale – dice Tamburrino – quando accendevi radio e Tv non si parlava altro che di Covid e contagi e la gente aveva paura ad uscire". Sono pessimisti i ristoratori. Secondo Tamburrino la paura di uscire avrà strascichi per anni. "Una volta – dice – consideravo traditori coloro che emigravano. Adesso invece dico ai giovani cuochi di talento di andare via senza esitazione".

Lottano a denti stretti le imprese della ristorazione, aziende familiari in cui lavorano marito e moglie e possono permettersi al massimo l’aiuto di un parente in cucina.

Aperto per San Valentino anche il ristorante Villa Reale: "Prevendiamo una cinquantina di prenotazioni – ipotizza Mario Galbiati, titolare – tanti ragazzi, ma poche famiglie. Gennaio è stato un disastro, mentre febbraio è ancora interlocutorio: si lavora solo da venerdì a domenica. Abbiamo però un segnale positivo: stanno cominciando le prenotazioni per le prime comunioni di maggio che porteranno, se tutto va bene, tavolate dalle 15 alle 30 persone".

Cristina Bertolini