Turista aveva perso 1.900 dollari e carabiniere se li tiene: nei guai

Il militare aveva confessato su spinta dei suoi superiori: "Volevo aiutare la mia famiglia in un momento di difficoltà"

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Ha fatto sparire 1.900 dollari americani da uno zaino, che era stato perso da un venezuelano ma trovato e portato in caserma da una cittadina lissonese, e li ha portati da un’amica in banca per farli cambiare. Un carabiniere che nel 2015 era in servizio alla caserma dell’Arma a Lissone è stato condannato dal Tribunale di Monza a 2 anni e 8 mesi di reclusione per peculato. Il pm Alessandro Pepè aveva chiesto la condanna a 3 anni, ma i giudici hanno concesso al militare le atttenuanti generiche. "Con la sua condotta ha macchiato la sua divisa - ha dichiarato il rappresentante della pubblica accusa nella requisitoria - Nel verbale di restituzione dello zaino ha deliberatamente eliminato la parte relativa ai dollari, che aveva già portato a un’amica dell’ufficio cambi per farli valutare. Dal verbale erano spariti anche un orologio e un paio di occhiali da sole". "Li avrei restituiti, volevo aiutare la mia famiglia in difficoltà economiche", si è giustificato il carabiniere che, messo alle strette dal fatto che la famiglia del possessore dello zaino aveva detto che il parente ormai era in viaggio all’estero e invece era improvvisamente tornato a riprendersi quanto perso. "L’imputato ha confessato in un manoscritto, ma solo quando i suoi superiori gli avevano chiesto conto - ha ritenuto il pm - Per quanto riguarda le difficoltà della sua famiglia, il padre non era rimasto senza lavoro ma era in mobilità".

S.T.