
Pendolari di Trenord
Cogliate (Monza), 28 febbraio 2020 - Ci sono voluti quasi 3 mesi, ma alla fine Matteo ha avuto giustizia e Trenord ha dovuto restituire, quei 7,10 euro che un controllore poco informato gli aveva fatto pagare sul treno, nonostante lo studente di Cogliate avesse in tasca un abbonamento annuale integrato da 512 euro. Il «disguido» si era verificato verso la fine di novembre, quando di ritorno dalle lezioni a Milano, lo studente era stato fermato dal controllore sul treno che lo portava a Saronno, penultima tappa del suo viaggio che si sarebbe concluso a Cogliate, tramite autobus di Airpullman. L’operatore di Trenord contestava al ragazzo il possesso di un abbonamento integrato Stibm Mi1-Mi6 che, a suo dire, non permetteva il transito dalla stazione di Saronno.
Una interpretazione in contrasto con il Regolamento di attuazione del nuovo sistema tariffario integrato (Stibm) che nella sua ultima versione, dallo scorso mese di settembre, inserisce proprio Saronno nell’elenco delle stazioni che al di fuori dello Stibm ma in cui il titolo di viaggio integrato deve ritenersi valido, purché il viaggio inizi e si concluda in due località comprese nello Stibm. Di qui l’emissione di un biglietto con sovrapprezzo, non necessario. Trenord, attraverso l’ufficio stampa, chiarì subito che si trattò di un errore, dicendosi pronta a rimborsare. Peccato che alla prima richiesta di rimborso del ragazzo rispose picche. L’ufficio stampa quindi precisò che occorreva utilizzare apposito modulo, ma anche al secondo tentativo, la risposta di Trenord fu negativa, facendo arrossire (diciamo così) lo stesso ufficio stampa, contraddetto per ben due volte consecutive. Solo qualche giorno fa, finalmente, è giunta la mail tanto attesa.