"Tratta D, parliamone" I sindaci scrivono a Fontana

Il documento è stato firmato da 14 primi cittadini, da Arcore a Vimercate . Chiedono a Regione, Apl e Cal di confrontarsi sul lotto finale dell’autostrada

di Barbara Calderola

Tante promesse, ma sulla Pedemontana nel Vimercatese è calato il silenzio.

E i sindaci non ci stanno. Chiedono di nuovo l’apertura di un confronto sulla tratta D breve, le corsie fra Molgora e Adda, il pezzo della nuova autostrada stralciato dal vecchio progetto e congelato in attesa di definizione sul quale, alla fine di un’assemblea con i comuni a metà febbraio, si era impegnato a ottenere lumi anche il presidente della Provincia Luca Santambrogio.

"Ma finora nessuno ci ha interpellati", scrivono al governatore Attilio Fontana 14 primi cittadini della Brianza Est. Fra loro anche Maurizio Bono di Arcore, che dal giorno dopo aver vinto le elezioni, come promesso in campagna elettorale, ha preso in mano la pratica.

Come il collega di Vimercate Francesco Cereda: entrambi seguono personalmente lo sviluppo dell’infrastruttura sulla quale alcuni sindaci hanno già detto che sono pronti a mettersi di traverso.

Simone Sironi di Agrate per primo: "Se non ci saranno quei correttivi necessari a non trasformare la nostra vita in un inferno per convivere con l’opera – dice –. Abbiamo già migliaia di Tir che ogni giorno attraversano la nostra città per passare dalla Milano-Venezia alla Tangenziale, le due arterie non sono raccordate, e ora rischiamo che le nuove corsie siano parallele alla Est".

L’innesto nel sistema viabilistico di casa, l’impatto ambientale, i corridoi ecologici da salvaguardare sono i temi che i Comuni vorrebbero discutere ai più alti livelli, ma finora la risposta è stata picche.

Sulla carta la Regione "a fine novembre, tramite l’assessora ai Trasporti Claudia Maria Terzi ci ha fatto sapere che saremmo stati chiamati entro fine 2021, ma non è stato così. E i nostri solleciti sono caduti nel vuoto – scrivono i sindaci – siamo a domandare di nuovo con forza di essere convocati al più presto. Manca la parte finale del percorso. Siamo al buio e qui si gioca il futuro della nostra zona".

Preoccupazioni condivise da una ventina di associazioni ambientaliste che da quando il dossier è stato sbloccato denunciano i rischi "di un progetto che risale a 40 anni fa".

Il contesto è profondamente cambiato "ma non le soluzioni che vengono calate dall’alto sul territorio".

La missiva è stata recapitata anche ai vertici di Pedemontana e di Cal, Concessioni autostradali lombarde. In calce ci sono anche Bellusco, Bernareggio, Busnago, Caponago, Carnate, Cavenago, Cornate, Ornago, Ronco, Sulbiate e Usmate.

Mancano rispetto all’altra volta Aicurzio, Burago Molgora e Mezzago.