GABRIELE BASSANI
Cronaca

Trasloco per il centro diurno anziani Mombello, la proposta dell’opposizione

L’idea: sfruttare il nuovo spazio realizzato dai privati e convenzionato col Comune

Trasloco per il centro diurno anziani Mombello, la proposta dell’opposizione

di Gabriele Bassani

Mettere in sicurezza i padiglioni dell’ex Antonini a ridosso dell’attuale Centro diurno anziani o trasferire gli anziani nel nuovo Cdi realizzato dai privati e convenzionato con il Comune? Per i gruppi d’opposizione in consiglio comunale è quest’ultima la strada da seguire, anziché spendere, come prospettato durante l’ultimo consiglio comunale, 90mila euro per la messa in sicurezza di padiglioni adiacenti l’attuale Centro diurno Wojtyła. "Gli immobili oggetto dell’intervento non sono di proprietà del comune, ma dell’Asst Rhodense", esordiscono in una nota congiunta Giancarlo Brunato, Rosa Sessa, Cristina Ursino, Domenico Di Lucca, Giuliano Stramazzo, Michele Papa e Mario De Giorgio in rappresentanza di Limbiate Solidale, Partito Democratico e Movimento 5 stelle. "Non ha senso, a nostro parere, spendere risorse per immobili che non sono di proprietà comunale. Comprendiamo però che vi sia un problema di sicurezza del Cdi e quindi vorremmo si considerasse una possibile soluzione alternativa. Come si sa la convenzione sociale tra comune di Limbiate e la società Gheron (che gestisce le due nuove strutture di Rsa realizzate in via Trieste, ndr), prevede tra le altre cose la gestione di un centro diurno integrato per circa 30 posti. Dall’incontro avuto con la direttrice della struttura è palesemente emerso che il Cdi non solo non è ancora partito, ma che probabilmente non partirà mai e gli spazi ad esso dedicati sono attualmente utilizzati come sala mensa per i dipendenti. Che senso ha lasciare sottoutilizzato un luogo nuovo e centrale e previsto dalla convenzione tra Comune e Gheron? Pensiamo che si possa prendere in seria considerazione l’ipotesi di trasferire l’attuale Cdi Karol Wojtyla da Mombello alla nuova Rsa di via Trieste, spostandolo perciò da una situazione isolata e nascosta dietro ad un muro, senza strada d’accesso diretto e senza possibilità di relazione con la città. Questa proposta vuole far emergere dalla posizione attuale un indispensabile servizio alla persona (che prevede anche un cospicuo contributo delle famiglie), che attualmente si presenta isolato", scrivono i consiglieri d’opposizione, lasciando ora la palla all’Amministrazione comunale.