Totti torna in campo con vip e cantanti per una goleada di solidarietà

Tra i nomi anche Enrico Ruggeri, Bob Sinclar e il virologo Matteo Bassetti. Obiettivo: raccogliere fondi contro leucemia e Alzheimer

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di Cristina Bertolini

Seconda settimana di settembre densa di eventi tra sport e solidarietà. Mercoledì 7, alle 21, appuntamento allo stadio Brianteo, per la 31esima edizione della Partita del cuore, tra Nazionle cantanti e Charity team, a sostegno del Comitato Maria Letizia Verga e della cooperativa La Meridiana che inventa format sempre nuovi per anziani e pazienti fragili. Le formazioni sono in via di definizione, ma acuni vip hanno già dato la loro adesione.

Per Charity team spiccano i nomi di Francesco Totti, il ciclista Fabio Aru, Marco Simone (ex Milan), Leonardo, Fabio Cannavaro, Bob Sinclar (dj e produttore discografico) e poi il virologo Matteo Bassetti e il chirurgo toracico del San Raffaele Alessandro Bandiera. Alla guida il Dj Ringo. Nomi di prestigio anche nella Nazionale Cantanti, alla sua quarantesima stagione di attività sportivo-benefica. Dice il capitano Enrico Ruggeri: "Ci capita di dover scegliere tra le iniziative da sostenere. Mia mamma abitava a Monza in viale Brianza 21, quindi sono orgoglioso di essere qui e fare parte di questa cordata così nobile". La formazione comprenderà, fra gli altri Rocco Hunt, Salmo e tanti cantanti cari ai giovanissimi che stanno dando l’adesione. La terna arbitrale sarà al femminile. L’obiettivo è vendere 16mila biglietti, a cui si aggiungeranno gli Sms al numero 45527. "In collaborazione con Ac Monza – aggiunge l’assessora allo sport Viviana Guidetti – ci siamo attivati velocemente per poter mettere a disposizione lo stadio per questa splendida iniziativa. Ci attiveremo anche per la pubblicità, per vedere lo stadio pieno".

Roberto Mauri, presidente de La Meridiana ha ringraziato tutti gli organizzatori dell’evento che permetterà di proseguire nell’ attività, partita 40 anni fa dalla parrocchia di San Biagio, prima con il centro diurno per anziani a Cascina Costa Bassa, poi con la Residenza San Pietro e poi con progetti sempre più arditi che precorrevano i tempi e i modelli assistenziali regionali: Progetto Slancio, dedicato a malati di Sla e malati in stato vegetativo post coma, traumi e emorragia cerebrale, e il Paese Ritrovato che offre una vita indipendente in contesto protetto e ricco di stimoli a 64 anziani con demenza in 8 appartamenti.

"Il primo caso di stato vegetativo – ricorda Mauri – fu 19 anni fa. Una mamma ci chiese aiuto per un ragazzo di 19 anni in stato vegetativo post incidente. Dopo qualche anno ne vevamo 54, per cui la Rsa non è adatta. Allora abbiamo costruito progetto Slancio per 60 pazienti. Non avevamo soldi, ma abbiamo speso 11 milioni di euro e ne sono rimasti ancora da raccogliere 4,5". Storia di sogni per dare risposta a bisogni anche quella del Comitato Maria Letizia Verga, nata 36 anni fa da Giovann Verga e dai genitori dei bambini malati di leucemie e tumori del sangue. Insieme all’équipe pediatrica del San Gerardo ha dato vita al Centro Verga, dove la percentuale di guarigione è all’85 per cento. "Ma non ci basta – dice Giovanni Verga – Abbiamo avviato la ricerca genetica per poter dare cure sempre più personalizzate e guarire ogni giorno un bambino in più. Ma abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti per andare avanti".