"Suo figlio ha fatto un incidente. Ci dia l’oro per non farlo arrestare"

Raggiro ai danni di un’anziana a Lazzate. La sindaca lancia l’allarme: i giovani mettano in guardia. i propri genitori e i parenti

Migration

 

L’ennesimo episodio di raggiro ai danni di una persona anziana sola in casa si è consumato qualche giorno fa a Lazzate e ha convinto la sindaca a rilanciare un appello a tutti i residenti affinché si tenga alta l’attenzione su questo odioso fenomeno. Parte tutto con una telefonata. La destinataria è una donna di 85 anni, in casa da sola. Al suo "pronto?" dall’altra parte c’è una voce di donna, sedicente avvocata. "Suo figlio ha fatto un incidente, ha investito una donna che è gravissima, lui rischia di essere arrestato, servono molti soldi subito per evitarlo".

L’anziana, di fronte a una notizia del genere, va comprensibilmente in difficoltà, è confusa e agitata ed è esattamente quello che vuole la truffatrice. "Mia suocera è stata truffata e convinta telefonicamente a dare oro a un uomo per aiutare il figlio e non farlo arrestare" ha raccontato la nuora della vittima, che si è rivolta direttamente alla sindaca per mettere in guardia altri anziani. La donna che l’ha chiamata al telefono è stata molto dettagliata, ha citato i nomi corretti dei figli della vittima, raccontando particolari reali sui luoghi di lavoro. "È sembrata così veritiera e convincente che l’anziana, pur di aiutare il figlio, presa dal panico se è fatta manipolare" racconta la nuora. "Ha seguito le istruzioni, ha raccolto contanti e oro che aveva in casa e ha consegnato tutto a un ragazzo fuori dal cancelletto di casa. Il ragazzo era a piedi e poi è andato via a piedi, ringraziandola". Una truffa analoga era stata messa a segno qualche mese fa nella vicina Cogliate: identica tecnica, identico il racconto utilizzato dai truffatori, identico il finale. Dopo la segnalazione, l’Amministrazione comunale ha diffuso una nota per rivolgere un appello in particolare alle persone anziane, "ma anche a persone più giovani che possano farsi da tramite verso genitori, nonni, zii o vicini di casa e metterli in guardia dal rischio di incappare nelle odiose visite di delinquenti" aggiunge la sindaca Loredana Pizzi. "La situazione di rischio è confermata anche dalle forze dell’ordine e in particolare dai carabinieri di Lentate sul Seveso che, così come la polizia locale, sono informati sui fatti e sono impegnati nella ricerca dei responsabili".