La Corte dei Conti a Sulbiate: "Restituite i fondi Covid"

Per un disguido nella trasmissione dei bilanci sui contraccolpi del virus Una tegola per la rieletta sindaca Carla Della Torre . E l’opposizione incalza

La sindaca Carla Della Torre alle prese col problema della restituzione dei fondi

La sindaca Carla Della Torre alle prese col problema della restituzione dei fondi

Sulbiate (Monza) -  «Il disguido nell’invio dei documenti risale a più di un anno fa", ma la burocrazia non perdona e adesso presenta il conto al Comune: "Mancano i giustificativi sul mancato gettito legato al virus, restituite 170mila euro di aiuti Covid". A Sulbiate scoppia il caso, l’opposizione avvisa, "vogliamo andare a fondo del problema", ma la sindaca Carla Della Torre, fresca di rielezione, assicura: "Non dobbiamo nulla. Abbiamo già chiarito con il ministero dell’Economia".

Il filo diretto con Roma era scattato dopo le prime avvisaglie di difficoltà emerse in seno ad Anci, l’associazione dei comuni, a fianco dei piccoli centri lombardi in questa battaglia. "All’origine di tutto c’è un problema tecnico, la defaillance del software degli uffici del governo – spiega il primo cittadino –. I rendiconti sui guasti economici causati dal Sars-Cov 2 dovevano essere consegnati entro il 31 maggio 2021, con proroga al 31 luglio dell’anno scorso. Ma nelle convinzione che fosse tutto a posto, i funzionari non hanno rispedito la documentazione. È stato lo stesso ministero, poi, ad avvisarci che potevamo provvedere entro il febbraio scorso".

Ma la minoranza non ci sta: "Sul sito si fatica a trovare la delibera della magistratura contabile che invece intima la riconsegna dei fondi – spiega l’ex candidato sindaco Davide Brambilla (Più Sulbiate) – e a noi consiglieri non è stato consegnato il dossier relativo". «Non è vero – replica Della Torre – è tutto pubblicato nella sezione Amministrazione trasparente del portale municipale. Ai gruppi ho fornito tutto, ma dopo la proclamazione: il 29 giugno. Prima non erano in carica, la Corte ci ha scritto il 13, giorno in cui sono stata riconfermata". «Come noi sono rimasti impigliati in questa vicenda tanti altri paesini – sottolinea la prima cittadina – problemi nell’invio hanno finito per farci addebitare mancanze che non abbiamo commesso". Tutta colpa "della difficoltà di dialogo fra poteri dello Stato", "il Mef ci ha assicurato che non eravamo i soli ad essere incappati in questo guaio, ma che c’erano i tempi per provvedere. I giudici contabili invece si sono fermati al mancato invio, che poi tale non è: abbiamo la firma dello stesso ministero sui documenti in entrata. Serve però un decreto legge per annullare le sanzioni. Ma con la crisi di governo i tempi per ottenerlo si allungano". Come il termine per la rendicontazione Covid, "fissato al 30 settembre 2023. È questa l’ultima data possibile".