Stupro davanti al bambino, sarà espulso Aveva finito di scontare la sua condanna

Migration

di Dario Crippa

MONZA

Ubriaco e armato di coltello, aveva violentato una donna davanti a suo figlio con la minaccia di fare del male a tutti e due. Un incubo che ora, dopo l’arresto e una condanna in carcere, si concluderà con l’accompagnamento al Cpr di Bari in attesa del rimpatrio. Lo ha disposto il Questore Marco Odorisio ha disposto l’accompagnamento al Cpr di Bari per un peruviano 41enne, in Italia da diversi anni, appenascarcerato a Monza, dove ha scontato una condanna a sei anni di reclusione per violenza sessuale, sequestro di persona e resistenza a pubblico ufficiale. L’uomo, durante una serata fra conoscenti, in evidente stato di ubriachezza, aveva iniziato a fare delle avance alla padrona di casa e, di fronte al suo rifiuto, aveva preso a distruggere il mobilio della cucina e a scagliare bottiglie di vetro contro le pareti, svegliando il figlio di sei anni che viveva con la donna. L’aveva costretta quindi a subire un rapporto sessuale completo e non protetto minacciandola con un coltello da cucina minacciando che l’avrebbe uccisa dinanzi al bambino (che nel frattempo si era svegliato per le urla) se non lo avesse accontentato. La donna, sebbene traumatizzata, era riuscita a contattare il 112 che aveva inviato sul posto le forze dell’ordine per arrestarlo. Scarcerato il 18 febbraio, sarà ora espulso.

E venerdì un marocchino di 26 anni è stato definitivamente rimpatriato nel paese di origine, mediante l’accompagnamento alla frontiera da parte degli agenti della Questura di Monza. Il nordafricano, in Italia dal 2018, oltre a dedicarsi allo spaccio, si era macchiato di gravi reati predatori e contro le persone. A luglio aveva conosciuto una donna tunisina che aveva iniziato a minacciare e perseguitare dopo un breve periodo di frequentazione fino al punto di danneggiare l’auto del marito. A dicembre era stato arrestato per spaccio, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. Sottoposto all’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria, era stato più volte segnalato per mancata ottemperanza all’obbligo, fino al mese di novembre 2020, quando nel corso di un controllo era stato arrestato per violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Scarcerato dopo aver scontato una pena a un anno, 4 mesi e 18 giorni di reclusione è stato imbarcato su un volo per Casablanca.