Stalking a figli e marito Condannata mamma

Dopo la separazione minacciava l’uomo e perseguitava di telefonate i due adolescenti

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Condannata per stalking nei confronti del marito e dei figli. Il Tribunale di Monza ha inflitto la pena di 1 anno e 4 mesi di reclusione, con la sospensione condizionale, ad una donna brianzola di 52 anni imputata di atti persecutori nei confronti dei familiari, da cui aveva anche il divieto di avvicinamento, ora revocato dal giudice.

I fatti contestati risalgono alla fine del 2018 e nascono a seguito della causa di separazione tra i coniugi, che avrebbe inasprito i rapporti tra moglie e marito, con il risultato che i due figli adolescenti sono stati affidati ai servizi sociali e collocati dal padre nella ex casa coniugale.

Secondo il capo di imputazione, alla 52enne viene contestato di avere "inseguito sulla sua auto il coniuge che era in bicicletta, ostruendogli ripetutamente il passaggio mentre lo insultava e minacciava con frasi come "adesso te la faccio pagare"" e di avere "importunato i figli con una serie intollerabile di contatti telefonici, nel corso di alcuni dei quali li minacciava di farli finire in comunità e li sollecitava in modo aggressivo a riferire ai responsabili dell’Ente affidatario che (contrariamente al vero) sarebbe stato loro desiderio frequentare la madre".

La donna si sarebbe presentata davanti casa suonando insistentemente il citofono e urlando i nomi dei figli, con il risultato "di ingenerare in loro un fondato timore per la propria incolumità". Accuse sempre negate dall’imputata. "La signora poteva vedere i figli e seguire le loro attività scolastiche e sportive - sostiene l’avvocata difensore della donna - La separazione era nata come consensuale, poi la coppia si era riconciliata ma dopo 4 mesi lui l’ha denunciata ed è scattato l’allontanamento. E quando si è aperta la causa di separazione giudiziale, ancora in corso, lui non ha chiesto alcun addebito. Attendiamo quindi le motivazioni della sentenza".

S.T.