Spostamenti tra Comuni vietati: il Natale in solitudine di due orfane separate da 3 km

Lentate: Elena ed Erika hanno perso da poco i genitori e vivono in due paesi confinanti, ma rischiano di non poter passare il 25 dicembre assieme

Controlli tra Lentate e Lazzate

Controlli tra Lentate e Lazzate

Lentate sul Seveso (Monza e Brianza), 13 dicembre 2020 - Se il Parlamento non ci mette una pezza in tempi rapidi, bisognerà trovare qualcuno che abbia il coraggio di spiegare a Elena e a sua sorella Erika che quest’anno non potranno trascorrere il Natale insieme, anche se stanno ad appena 3 km di distanza, perché in mezzo passa il confine tra Lazzate e Lentate. Ce ne vorrà parecchio di coraggio, per provare a convincere Elena ed Erika che è giusto così, proprio quest’anno, quello in cui hanno perso mamma e papà a distanza di pochi mesi l’uno dall’altra, entrambi in maniera inaspettata e improvvisa.

Il sindaco di Lentate, Laura Ferrari, non ci è riuscita e anzi, non ci ha nemmeno provato, perché lei per prima ritiene che quella norma sia ingiusta e, nel caso delle due sorelle, addirittura crudele. "Ho sempre sostenuto quanto fosse importante, quest’anno, non domandarsi il perché di certe restrizioni ma di accettarle acriticamente, presumendo e confidando che il Governo avesse comunque sempre ragione" -scrive il sindaco Ferrari. "Questa volta, però, non mi riesce facile comprendere: sono convinta che, quando la norma è irrazionale, fatica ad essere accettata e genera il desiderio (pericoloso e da condannare) di trasgressione". "Dallo scorso Natale la nostra vita è completamente cambiata, è stata totalmente stravolta" racconta in un dolore composto Elena, la più grande delle due sorelle, 37 anni lei, 29 Erika. "A gennaio papà è venuto a mancare all’improvviso per un infarto.

La mamma invece se ne è andata a luglio, a causa di un tumore fulminante, diagnosticato a maggio. Da quel giorno mia sorella si è trovata sola nella nostra casa di Lazzate, visto che io vivo con il mio compagno a Lentate. Ci separano 3 km scarsi, ma anche un confine comunale, che secondo le attuali disposizioni, il giorno di Natale non possiamo superare. Non abbiamo nonni, né zii, né cugini. Siamo rimaste sole e dovremmo restare anche divise a trascorrere un Natale molto particolare, in cui davvero ci viene difficile trovare qualcosa da festeggiare. Ma distanti sarebbe ancora peggio". Davanti alla storia di queste due sorelle, più di qualcuno ha suggerito loro di infischiarsene del divieto. Ma Erika non ci sta: "Siamo state sempre educate dai nostri genitori a rispettare le regole e vorremmo farlo anche in questa circostanza. La nostra speranza è che qualcuno si renda conto di quanto possa fare male una norma come questa e magari provi a cambiarla in tempo".