MARTINO AGOSTONI
Cronaca

Via a sorpresa alle misure antismog, Monza si adegua al rito ambrosiano

A differenza di Milano i veleni non hanno superato i limiti per 7 giorni

Allarme smog, oggi il vertice per decidere il da farsi

Monza, 28 dicembre 2017- Fatte scattare ieri, per essere revocate domani, e anche Monza si è adeguata alle misure antismog partite in mezza Lombardia, a cominciare da Milano, nel giorno di Santo Stefano. Ma stavolta si tratta di provvedimenti che a Monza rischiano solo di confondere le idee.

Nel giorno di Santo Stefano, il 26 dicembre, infatti a Monza non è entrata in vigore l’ordinanza che automaticamente scatta dopo il settimo giorno consecutivo di superamento dei limiti di legge del pm10 semplicemente perché non c’erano le condizioni previste: al sesto giorno di pm10 oltre il limite fissato di 50 microgrammi per metro cubo, il 25 dicembre, i valori medi registrati dall’Arpa per Monza e Brianza erano scesi a 40,3, quindi entro i limiti di legge e facendo rientrare il conteggio per l’applicazione dell’ordinanza. Tant’è che al comando della Polizia locale davano conferma di una situazione regolare, senza restrizioni alla circolazione.

Una situazione diversa però da quella di Milano, dove anche il 25 dicembre i valori medi di pm10 sono stati di 57,7, quindi sopra il limite di legge per il settimo giorno consecutivo, tanto che da Santo Stefano sono scattate, come previsto, le misure di primo livello antismog. Ma la limitazione della circolazione per i veicoli diesel più inquinanti e dell’uso del riscaldamento a Milano è scattata e Monza, pur non essendo nelle stesse condizioni, alla fine si è accodata.

E nonostante piova pure da due giorni ininterrottamente, alla riapertura del municipio ieri mattina è stato deciso di far scattare anche a Monza le misure di primo livello per contenere l’inquinamento, senza che ci sia la giustificazione del settimo giorno consecutivo fissato dall’Accordo Aria.

Un accordo che tuttavia prevede un coordinamento regionale ai provvedimenti senza libere iniziative dei singoli Comuni.

Intanto i valori di pm10 sono in riduzione per effetto della pioggia e le lmitazioni potrebbero esser revocate già domani.

Il giovedì è il giorno fissato dall’accordo per la verifica delle condizioni per il mantenimento o meno delle misure antismog e qualora i livelli di pm10 siano tornati per 2 giorni consecutivi nei limiti di legge, i provvedimenti vengono revocati dal giorno dopo. Quindi oggi, dopo tre giorni di pioggia, molto probabilmente saranno riscontrati valori di polveri sottili a norma, e quindi domani automaticamente le ordinanze scattate sul territorio lombardo saranno revocate.