Sicurezza sul lavoro "Ispettori a rischio radon"

Secondo i tecnici del Servizio di prevenzione infortuni di Ats accorpato a Monza le concentrazioni nella sede di via Solferino sono 5 volte superiori alla norma

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di Cristina Bertolini

Chi dovrebbe tutelare la sicurezza sul lavoro è messo a rischio di malattia oncologica dal radon usato in cemento, ceramiche e mattoni del luogo di lavoro. Secondo i tecnici del Servizio di prevenzione infortuni sul lavoro (Psal) di Ats, che di rischi se ne intendono, il materiale sarebbe presente nella sede di via Solferino a Monza: proprio dove sono stati unificati gli uffici del servizio Psal di Desio e Ornago.

Per questo, ieri i sindacati Fp Cgil, Cisl Fp e Uilfpl si sono dati appuntamento in viale Elvezia, davanti alla direzione generale di Ats, per protestare ancora una volta e con un argomento in più contro la centralizzazione dei servizi di prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro (Psal) in un’unica sede territoriale, quella di via Solferino, che registra alte concentrazioni di radon. Già a marzo 2022 i sindacati avevano organizzato un presidio unitario davanti ad Ats Brianza contro la scelta di trasferire i lavoratori di Desio e di Ornago a Monza, a causa della carenza di personale. "L’ennesimo preoccupante segnale nell’ambito della prevenzione degli infortuni sul lavoro – dicono i rappresentanti sindacali – in un territorio in cui lavorando si continua a farsi male e a morire". Una decisione doppiamente infausta. "Accorpando i servizi si rende meno capillare il presidio territoriale – sottolinea Nicola Turdo della Cisl Fp Monza Brianza Lecco – non è una scelta né di efficienza economica, né di qualità del servizio". In più come spiega Fausto Callegari, coordinatore Rsu di Ats Brianza, "la sede dove hanno trasferito i lavoratori si è rivelata problematica per la presenza di radon, cinque volte superiore al limite previsto dalle norme. Chi è deputato a garantire la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro è il primo ad essere messo a rischio".

Di qui il no al concentramento delle attività di Ats in un’unica sede: "Bisogna avvicinare i servizi alle esigenze dei cittadini e con la scelta di accorpare le sedi di Desio e di Ornago a Monza si privano quelle aree di un intervento tempestivo in caso di necessità", afferma Tania Goldonetto, segretaria generale della Fp Cgil Monza e Brianza. Una situazione "incredibile, assurda e molto pericolosa", rincara la dose Massimo Coppia, segretario della Uilfpl, che avverte: "Se questa direzione generale non attuerà in tempi brevi una soluzione alla problematica, rappresenteremo i lavoratori in tutte le sedi istituzionali". "Il personale non viene tutelato nei luoghi di lavoro – commenta Giulio Fossati, Cgil Mb – e il territorio viene svuotato dai servizi della sicurezza sui luoghi di lavoro. Chiediamo a Regione Lombardia un intervento per fermare questo percorso scellerato". "È una condizione insostenibile – conclude Roberto Frigerio, segretario Cisl Monza Brianza Lecco – che comporta disagi organizzativi e logistici a tutti i cittadini".