
Maurizio Dell’Orto, 64 anni
Seregno, 2 gennaio 2017 - Costretto a trascorrere la notte di San Silvestro al freddo e alla fioca luce di una candela. Un 2016 tutto da dimenticare per Maurizio Dell’Orto, 64 anni, mediatore immobiliare di Seregno, al quale nei giorni scorsi sono state tagliate per morosità le utenze di luce e gas. L’ennesima tegola che è andata ad aggiungersi alla comunicazione ufficiale ieri di uno sfratto diventato ormai esecutivo. Una persona cordiale molto conosciuta in città e in modo particolare al rione Santa Valeria dove la famiglia Dell’Orto (dal soprannome “Pel de cunili”) ha le sue origini: «Da un momento all’altro - ha affermato l’uomo che lo scorso anno era stato lasciato anche dalla moglie - potrebbe bussare l’ufficiale giudiziario e mettermi alla porta. Una situazione che non saprei proprio come affrontare. Senza corrente elettrica non posso neppure cucinare e soprattutto ascoltare la radio che era diventata la mia “compagna” durante le lunghe serate. Alla mia età non mi sarei mai aspettato di finire in questo modo».
Un destino veramente avverso e beffardo per Maurizio Dell’Orto che per tanti anni ha venduto appartamenti a decine e decine di seregnesi e che ora si vede costretto a elemosinare per sé un alloggio popolare. La crisi del settore immobiliare lo ha colpito in modo devastante. In poco tempo si è ritrovato praticamente senza lavoro e con la prospettiva della pensione minima che, a causa della riforma Fornero, è slittata al 2018 : «Mi sono rivolto ai servizi sociali del Comune chiedendo un locale dove poter andare. Comprendo benissimo che ci sono situazioni molto peggiori della mia ma in questo momento ho terribilmente bisogno di un aiuto concreto. Sto tirando avanti con mille espedienti. Ho venduto anche i mobili e i quadri che avevo alle pareti per mangiare e per potere rientrare dal debito con l’affitto. Purtroppo non ci sono riuscito». Per sua fortuna ci sono alcuni amici che non lo hanno abbandonato e che anzi lo aiutano ogni giorno portandogli qualcosa da mangiare: «Senza Graziano, Silvano, Stefano, Ivano, Giuliano - ha tenuto a precisare Maurizio Dell’Orto - non saprei propio come fare. Mi sono vicini soprattutto con l’amiciza che in questo momento è il mio solo conforto!». La sfortuna gli si è accanita contro. A complicare le cose ci si è messo alla vigilia di Natale anche un incidente automobilistico che gli ha causato la rottura di una gamba e di alcune costole: «Ero in auto assieme a un mio amico che si trovava al volante. Uno scontro frontale di cui mi ricordo soltanto di essermi svegliato all’ospedale di Como dove ero stato ricoverato. Spero proprio che quest’anno sia veramente nuovo e mi porti qualcosa di positivo. Ho disperato bisogno di un pizzico di fortuna. Nonostante tutto quello che mi è capitato continuo a essere ottimista e spero proprio di uscire definitivamente da questo tunnel buio in cui sono finito».